22 marzo 2018

Modena

Da parecchio tempo io e i miei amici non ci concediamo un week end fuori porta tutti insieme. Così finalmente il 4 novembre cinque intrepidi cuneesi partono alla volta di Modena. La scelta è ricaduta su questa città in quanto nessuno ci è mai stato, ma sembra delle dimensioni giuste per essere visitata in un fine settimana.....e poi l'Emilia non delude mai in fatto di cibo!

Partiamo con calma il sabato mattina in auto direzione Asti, per imboccare la A21 Torino-Piacenza-Brescia, fino al bivio con la A1 Milano-Bologna, e dopo circa tre ore e mezzo di viaggio usciamo a Modena. Con l'aiuto del navigatore cerchiamo un parcheggio comodo per raggiungere la nostra sistemazione: abbiamo prenotato sul sito Airbnb un comodo appartamento situato nel centro storico. L'auto si può lasciare nei parcheggi a pagamento di Viale Caduti in Guerra, a pochi minuti dal centro.
Posati i bagagli, usciamo per un primo giretto in centro e alla ricerca di un un posto dove pranzare. Ci infiliamo sotto i portici della principale via del centro, via Emilia, la via dello shopping, e in pochi minuti siamo in Piazza Grande, il salotto della città, che con il Duomo e la Torre Civica, dal 1997 è inserita nella lista dei siti italiani patrimonio dell'UNESCO. 
Veduta di Piazza Grande dall'alto.
Proseguendo la passeggiata ci troviamo al Mercato Albinelli, storico mercato coperto, dove è possibile consumare un rapido spuntino o fare golosi aperitivi. Ci concediamo un tagliere di affettati e formaggi misti, con focaccia e gnocchi fritti.
Pranzo al Mercato Albinelli.
Riprendiamo la visita alla città ma per avere maggiori informazioni ci rivolgiamo all'ufficio turistico, situato in Piazza Grande, al pian terreno del palazzo comunale, dove sono tutti molto gentili e disponibili. Veniamo così a scoprire che si può accedere gratuitamente ad alcune sale al primo piano del palazzo comunale e che, essendo il 4 novembre, festa delle forze armate, si può visitare sempre gratuitamente anche Palazzo Ducale, oggi sede dell'Accademia Militare e del Museo Storico dell'Accademia. Incuriositi decidiamo di andarci subito, e non ce ne pentiamo. Saliamo al primo piano del comune per ammirare alcune sale affrescate, in cui è anche conservata "la secchia" simbolo dell'antica rivalità con Bologna. Poi ci spostiamo a Palazzo Ducale, che si affaccia su Piazza Roma: è un edificio imponente e armonico. All'interno i militari ci indicano il percorso per una mostra sulla figura della partigiana Gina Borellini, medaglia d'oro della resistenza, e per una mostra sulla Grande Guerra.

Facciata di Palazzo Ducale.
Dal palazzo proseguiamo per una passeggiata nel vicino Parco Giardino Ducale Estense, che troviamo un po' trascurato. Nella palazzina dei giardini ci imbattiamo in un'altra mostra gratuita dedicata a Cesare Leonardi, architetto, urbanista e artista contemporaneo, così entriamo a curiosare. Scopriamo che la mostra prosegue anche a Palazzo Santa Margherita, dove era già nostra intenzione andare in quanto sede del Museo della figurina. Lo raggiungiamo in pochi minuti lungo corso Canalgrande, e torniamo un po' bambini: è costituito da pannelli informativi che si sfogliano proprio come un album, in cui si ammirano figurine e card di ogni epoca.
Quando usciamo è ormai tardo pomeriggio e, nonostante sia nuvoloso, decidiamo di andare ad ammirare la città dall'altro all'ora del tramonto, salendo sulla Ghirlandina, il campanile del Duomo. Ritorniamo in Piazza Grande, passando accanto al Teatro Comunale Luciano Pavarotti, e troviamo la biglietteria per salire sulla torre, simbolo della città. Il panorama che si gode dalla lanterna sulle tegole rosse dei tetti di Modena è molto suggestivo.
Panorama che si ammira dalla Ghirlandina.
Terminiamo la visita ammirando la facciata e gli interni del Duomo.
Facciata del Duomo.

Si è ormai fatto buio, e decidiamo di riposarci dalle fatiche del pomeriggio concedendoci uno spritz modenese, al lambrusco, nel dehor riscaldato del Caffè Concerto, in Piazza Grande.

Per cena scegliamo l'Hostaria Carducci, in cui consumiamo piatti tipici, accompagnati da ottimo lambrusco. Il cameriere è molto gentile e risponde a tutte le nostre curiosità, in particolare ci spiega anche la differenza tra Aceto Balsamico Tradizionale e Aceto di Modena IGP.
Dopo una passeggiata digestiva rientriamo nel nostro appartamento.
Tortellini al ragù di carne dell'Hosatria Carducci.


La domenica è piovosa, ma questo non ci scoraggia. Dopo una ricca colazione al Caffè Concerto, andiamo a visitare l'acetaia comunale. Creata nel sottotetto del palazzo comunale, ospita tre batterie di botti, e dei volontari illustrano il grande lavoro che c'è dietro all'Aceto Balsamico Tradizionale, e ce ne fanno anche assaggiare diversi tipi.
L'acetaia comunale.
Pranziamo al Ristorante Uva d'Oro, che ci soddisfa un po' meno di quello della cena, (fate attenzione che a volte sbagliano il conto!) e nel primo pomeriggio partiamo per rientrare a casa.

Modena ci è proprio piaciuta, città tranquilla, molto vivibile, giovane e vivace, che può anche essere il punto di partenza per esplorare i dintorni. Se vi interessa potete leggere il post sul modenese di Kowalsky, se siete appassionati di motori qui trovate anche tutto il percorso di visite del museo Enzo Ferrari e della fabbrica della Ferrari, tra Modena e Maranello, cosa che io e i miei amici abbiamo tralasciato.
https://pinguineinviaggio.blogspot.it/2017/10/terra-di-cucina-castelli-musica-e-motori.html






21 marzo 2018

R come Roma e... rugby

Dovete sapere che noi pinguine abbiamo una grande passione per il rugby, è una passione recente di cui molte regole ci sono ancora ignote ma ci stiamo applicando. In occasione del Sei Nazioni ci ritroviamo (di persona o in via telematica) per seguire le partite di Italia e Scozia.
Per quanto mi riguarda ho iniziato a seguire il rugby grazie al mio babbo e così quest’anno per la festa del papà ho regalato a tutta la famiglia i biglietti proprio per Italia-Scozia a Roma.


venerdì 16 marzo
Subito dopo pranzo prendiamo il Frecciarossa delle 14.30 da Torino Porta Susa in direzione Roma Termini. Con Trenitalia esistono delle convenzioni per chi ha il biglietto della partita, cercate nel sito, noi purtroppo non abbiamo potuto usufruirne; anche Italo ha numerosi collegamenti e tariffe vantaggiose basta partire per tempo.
Giunti a destinazione sono le 19 e, consapevoli della qualità dei bus romani, decidiamo di prendere un taxi per recarci al b&b dove alloggeremo.

Attenzione!! Davanti alla stazione sostano numerose vetture che sembrano taxi ma non fanno la corsa con tassametro, bensì a forfait. Nel nostro caso ci hanno proposto una tariffa di 35/40€ per una corsa che in realtà ci è costata 13€. Se decidete di prendere un taxi chiedete sempre una vettura con tassametro.

Per i nostri pernottamenti abbiamo scelto un grazioso b&b (ClodioRooms) che si trova a poche centinaia di metri dallo stadio Olimpico. Il proprietario, Vito, è un ragazzo gentilissimo e super disponibile che ci accoglie con un gran sorriso. Potete chiedergli qualunque informazione sarà preziosissimo.
Proprio su consiglio di Vito ci rechiamo a cena al Hostaria Edmondo dove troverete ottimi piatti della tradizione romana in un ambiente piccolo ma accogliente, è fondamentale la prenotazione. Nel nostro caso oltre all’atmosfera romanesca doc abbiamo potuto respirare la prima aria di Sei Nazioni, perché almeno 15 dei 30 coperti del locale erano occupati da scozzesi... qualcuno persino in kilt!

Rigatoni con coda alla vaccinara da Edmondo.

sabato 17 marzo - game day
La sveglia non è impostata ma è l'emozione a farmi aprire gli occhi, oggi si gioca!
Dopo aver fatto colazione inganniamo il tempo pre-partita facendo una passeggiata fino alle mura vaticane e poi ci rechiamo al Foro italico che goderci la festa insieme agli altri tifosi.
Prendiamo posto nello stadio e subito ci accorgiamo che nel nostro settore siamo gli unici italiani, infatti Flower of Scotland risuona potente intorno a noi, ma al momento del nostro inno non ci facciamo scoraggiare e, con le lacrime che luccicano negli occhi, cantiamo a squarciagola anche noi.
Tra fiumi di birra, kilt e tricolori ci godiamo una bella festa di sport; anche se il risultato ci lascia un po' di amaro in bocca, per dovere di cronaca l'Italia perde 27-29 negli ultimi due minuti.

Mischia nei 22 m scozzesi... perdonate la qualità della fotografia.
A fine partita, lasciamo lo stadio e, a modo nostro, trascorriamo il terzo tempo chiacchierando con alcuni scozzesi mentre ci dirigiamo verso il centro.
Nel pomeriggio girovaghiamo tra piazza del Popolo, Trinità dei monti, il Pantheon, Montecitorio e piazza Navona, ammirando per l'ennesima volta luoghi conosciuti o scoprendo nuovi gioielli, come l'Ara Pacis o la Cappella Contarelli nella chiesa di San Luigi dei Francesi con gli affreschi di Caravaggio.
Qua e là, quando meno te lo aspetti, ecco spuntare un kilt e uno scozzese che, vedendo la sciarpa acquistata allo stadio, sorride e batte il cinque o si complimenta per come ha giocato la nostra nazionale... ah la magia del rugby!

Piazza del Popolo... con turisti scozzesi.

Piazza Navona al tramonto.
Dopo aver precorso quasi 15 km a piedi ci fermiamo finalmente per cenare; scegliamo il ristorante Matricianella un locale storico in zona Piazza di Spagna dove possiamo gustare primi piatti con pasta fatta in casa e i carciofi alla giudia.

Nell'autunno romano il carciofo alla giudia non può mancare.

domenica 18 marzo
Al risveglio piove a dirotto, quasi come se tutti gli scozzesi in città avessero portato il loro clima in Italia. Decidiamo di fare colazione con calma, durante la quale possiamo apprezzare un altro pregio del b&b Clodio, l'unico tavolo presente consente di scambiare qualche parola con gli altri ospiti. Nel nostro caso una simpatica coppia anglo-scozzese con cui parliamo di viaggi, cibo, meteo e ovviamente rugby.
Quando abbiamo finito di mangiare e chiuso le valigie ha finalmente smesso di piovere, così possiamo recarci fino in Vaticano per assistere all'Angelus. Prima di accedere a Piazza San Pietro lasciamo i bagagli in un comodo deposito poco distante dalla fermata della metro Ottaviano poi facciamo i controlli di sicurezza.
L'emozione di trovarsi a San Pietro è sempre grande, così come poter ascoltare le parole di papa Francesco.


Dopo aver lasciato il Vaticano, andiamo con la metro fino alla stazione Termini dove facciamo l'ultima nuova esperienza di questa breve vacanza romana... pranzo al Mercato centrale.
Sicuramente non è economico ma il vostro palato vi ringrazierà... noi abbiamo provato la focaccia farcita di Bonci una gioia per le papille gustative. Soddisfatti e rifocillati andiamo a prendere il treno che ci riporterà a casa.