29 luglio 2018

Toscana, che passione!

Altra breve vacanza in famiglia. Questa volta la scelta cade sulla Toscana, per andare alla scoperta di altre città oltre a Firenze e Pisa. Incrocio in mio itinerario con quelli già precedentemente percorsi da Rico, Soldato e dal recentissimo viaggio estivo di Kowalski.

Primo giorno
Prendiamo l'autostrada in direzione Genova e proseguiamo in direzione La Spezia e Firenze. Costeggiamo Massa e Carrara e dalla strada si possono vedere alcune delle cave di marmo bianco, esportato in tutto il mondo. Vedere l'Appennino sventrato alla ricerca di questo oro bianco fa impressione.
Giunti nei pressi di Lucca mancano ancora un paio di ore prima di poter accedere al B&B, per cui compiamo una deviazione verso la Garfagnana.
Sostiamo per una passeggiata a Borgo a Mozzano, dove ammiriamo il Ponte del Diavolo che sorge sul fiume Serchio.

Ponte del Diavolo
Lasciato il ponte, proseguiamo lungo la strada, alla ricerca di un posto in cui pranzare. A Salita, un piccolo bar sulla strada sembra fare al caso nostro e, dopo esserci rifocillati, proseguiamo in direzione Barga, cantata da Pascoli in una ode.

Barga: un vicolo
Il borgo antico è meraviglioso: salite ripide e tortuose conducono sino al Duomo di San Cristoforo, dal cui spiazzo antistante si gode una bella vista della valle. L'edificio religioso conserva l'imponenza del primo impianto risalente al X secolo, mentre il borgo stupisce per il susseguirsi di vicoli lastricati, scale, porticati e volte a botte che conducono a cortili privati.

Vista dal Duono
Ripresa l'auto, torniamo in valle, precisamente a Massarosa, dove lasciamo i nostri bagagli nella stanza del B&B, per poi dirigerci verso Lucca. Siamo oltre la metà del pomeriggio, perciò rimandiamo la visita della città ad un secondo momento e scegliamo di percorrere a piedi l'anello che circonda il centro storico, creato sulla sommità della cinta muraria cinquecentesca.

Passeggiata sulle mura
Parcheggiamo nei pressi di Porta San Donato, da cui accediamo alla città. Saliti sulle mura il traffico di turisti a passeggio si mescola con quelli degli autoctoni impegnati nelle attività sportive. Dalla posizione privilegiata in alto si può ammirare il giardino all'italiana di Palazzo Pfanner, che alcuni riconosceranno come ambientazione de Il Marchese del Grillo e Ritratto di Signora. Percorso circa metà del camminamento, vediamo dall'alto un orto botanico e ci appuntiamo la posizione ripromettendoci di visitarlo. Completata la passeggiata, torniamo verso Massarosa per cenare di fronte al B&B.

Palazzo Pfanner

Duomo di San Martino



Secondo giorno
Dopo una colazione con brioche da favola al bar, prendiamo l'auto per visitare Pistoia. Ne ho spesso sentito parlare da amici, per cui sono curiosa di visitarla. Parcheggiamo nei pressi del Bastione Mediceo e da lì imbocchiamo via Puccini che prosegue in via degli Orafi arrivando direttamente nella Piazza del Duomo. Poco prima di arrivare alla piazza c'è un bellissimo esempio di facciata Liberty che adorna l'ingresso della Galleria Vittorio Emanuele.
Giunti in piazza visitiamo innanzitutto l'atrio del Palazzo Pretorio, decorato da affreschi, per poi entrare prima nella Cattedrale di San Zeno e poi nel Battistero.


Decorazione Libery

Facciata della Cattedrale
Tornando in direzione Lucca, sostiamo a Collodi, con la mezza intenzione di visitare il Parco di Pinocchio, ma vista la quantità di auto rinunciamo e ci spostiamo a Marlia, dove visitiamo la Villa Reale


Pinocchio
O per meglio dire, visitiamo il parco della Villa, poiché questa non è accessibile essendo in attesa di fondi per il restauro. Il personale alla biglietteria ci fornisce tutte le spiegazioni necessarie e chiacchiero volentieri con lei dei sacrifici e delle speranze di chi ama il patrimonio storico che ha vicino a casa e cerca di salvarlo.
Il parco è molto interessante: ampio, diviso in aree, con assi prospettici in direzione della villa, costruzioni varie disseminate nel parco, vasche d'acqua, muri di siepi e aree boscose.
Che siate amanti della fotografia o dell'architettura dei giardini, o più semplicemente amiate passeggiare, vi consiglio di tenere conto di questa possibilità. Ricordatevi solo di portare con voi acqua e qualche rifornimento se pensate di trascorrere più di un paio di ore al suo interno.


Asse prospettico verso il Teatro di Verzura

Palazzina dell'orologio
Tornati a Lucca, lasciamo l'auto vicino a Porta Elisa e da lì iniziamo la visita della città.
La prima sosta è un negozio che vende liquori tipici, come la Biadina, da servire con qualche pinolo nel bicchiere: è l'Antica Casa Massagli. Trascorrete un paio di minuti chiacchierando amabilmente con la proprietaria, che vi affascinerà con la storia delle infusioni di erbe e spezie.


Canale antistante a Porta San Gervasio
Passeggiamo lungo via Santa Croce per poi svoltare in via Guinigi, seguendo l'indicazione verso "palazzi medievali" e poi ci perdiamo tra le viuzze finché non raggiungiamo Piazza dell'Anfiteatro. La vista aerea che di solito si incontra nei libri rende molto meglio l'idea della forma della piazza, ma essere a piano strada permette di coglierne i colori e la vivacità. 


Palazzo medievale
Piazza dell'Anfiteatro
Ci spostiamo poi lungo via Fillungo, alla Chiesa di San Frediano prima, poi passeggiamo verso la Cattedrale di San Martino, spettacolare esempio di architettura romanica pisana al cui interno si può ammirare il monumento funebre ad Ilaria del Carretto, realizzato da Jacopo della Quercia. L'ingresso è a pagamento ma è ripagato dalle opere d'arte che si possono ammirare.


Facciata della Cattedrale

Il labirinto che indicava ai pellegrini della via Francigena di essere sulla strada giusta.
Terminata la visita all'interno, passeggiamo al fresco tra le piante dell'Orto Botanico, ammirando le serre storiche, le piante medicinali e gli alberi provenienti dalle diverse parti del mondo.



Terzo Giorno
Come prima tappa scegliamo Volterra: che raggiungiamo seguendo la SR 439. Posteggiamo a sud della città e iniziamo la nostra visita dalla Porta a Selci. 


Porta a Selci
Attraversate le imponenti mura, saliamo verso l'Acropoli Etrusca, dove sorgono ancora gli ultimi rimasugli dell'accampamento medievale di A.D. 1398


Acropoli Etrusca
Camminiamo verso il centro tra stendardi sventolanti e curiose insegne che invitano gli avventori ad assaggiare le prelibatezze locali e raggiungiamo Piazza dei Priori, occupata ancora in parte dagli spalti per gli spettatori delle giostre. Il profumo dei prodotti di pelletteria accompagna parte del nostro giro nella piazza, finché non decidiamo di visitare prima la Cattedrale di Santa Maria Assunta e poi l'attiguo Battistero di San Giovanni Battista. 


Via Matteotti

Palazzo dei Priori
All'interno della Cattedrale la bicromia lineare delle pareti si accosta alla ricchezza decorativa del soffitto ligneo, tuttavia lo spettacolo più grande è il panorama che si gode dalle vie limitrofe.


Panorama da Piazzetta dei Fornelli

La seconda meta della giornata è San Gimignano, soprannominata la New York del medioevo per le numerose torri che la adornano. Saliamo verso il centro lungo via San Matteo e raggiungiamo Piazza delle Erbe, dove, seduti sui gradini antistanti al Duomo lasciamo correre lo sguardo verso l'alto.


Piazza delle Erbe
Visitiamo l'interno del Duomo che lascia stupefatti per la quantità di affreschi e il loro stato di conservazione; inoltre l'audio guida compresa nel biglietto d'ingresso fornisce spiegazioni sui diversi affreschi.
Attraversiamo Piazza della Cisterna per poi risalire verso la Rocca di Montestaffoli, dalla cui torre percorriamo con lo sguardo le colline che ci circondano. 
Vista dalla Rocca
Consigli rapidi

B&B da Ferro, vicino a Lucca, pratico per chi desidera visitare oppure godersi il mare della Versilia. Ha un ottimo buffet per la colazione, sempre che abbiate tempo e voglia di aspettare fino alle 9. In caso contrario, di fianco c'è un ottimo bar! Camera familiare dotata di cucina.

Ristorante Da Ferro, a conduzione familiare, di fronte al B&B offre cucina tipica e piatti a base di carne. 

La Tavernetta del Piano, a Massarosa. Scelto a caso, ma ci siamo tornati anche la sera successiva. Le tagliatelle al ragù di cinghiale sono ancora tra i pensieri felici di mio papà. Locale ben tenuto, servizio rapido e portate ottime.





22 luglio 2018

Dalla Val d'Orcia alla Lunigiana passando per le Alpi Apuane

Ogni stagione ha sicuramente il suo fascino e i suoi colori, in giugno la Val d’Orcia è capace di regalare sfumature che vanno dal verde dei prati al dorato dei campi di grano, dal rosso dei papaveri al giallo brillante delle ginestre in fiore.
La primavera è forse il periodo migliore per visitare questo bell’angolo di Toscana patrimonio UNESCO, così Kowalski in compagnia di Fabio decide di trascorrere qualche giorno di vacanza proprio alla scoperta di questi luoghi.

Cappella Vitaleta nel comune di San Quirico d'Orcia.

Lunedì 4 giugno 2018 - Si parte!
Partiamo da Zena alle 7:30 cercando di anticipare almeno in parte il traffico cittadino di una città abbastanza incasinata come Genova! Percorriamo la A12 fino all’altezza di Viareggio, da qui prendiamo la A11 verso Firenze, quindi imbocchiamo l’uscita Via Cassia e procediamo poi lungo il raccordo autostradale Firenze-Siena. A Siena poi proseguiamo per Taverne d’Arbia imboccando la Luretana SP438 verso Asciano.

La nostra prima meta è la Strada Leonina nel comune di Asciano, che raggiungiamo svoltando a sinistra, in uno sterrato, immediatamente dopo il ponte sulla Biena. Parcheggiamo l'auto in uno spiazzo subito all’inizio della via e proseguiamo a piedi. Dopo pochi metri, sempre sulla sinistra si imbocca una stradina fra i campi da qui inizia una bella passeggiata lungo la Strada delle Biancane, un anello di 6 km che consente di ammirare un paesaggio particolare caratterizzato da calanchi e da rilievi bianchi e tondi a forma di cupola: le Crete Senesi




La strada delle Biancane con i caratteristici "mammelloni" delle Crete Senesi.


Tornati sulla SP438 proseguiamo verso sud fino a raggiungere l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore che è visitabile gratuitamente. Molto bella l’antica biblioteca e il ciclo di affreschi nel porticato che circonda il chiostro.

Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.


Come ultima tappa prima di raggiungere Castiglione d’Orcia, ci fermiamo a San Quirico d’Orcia. Questo paese è una tappa della Via Francigena, la strada principale che lo attraversa e che porta alla Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta è animata da numerosi ciclisti e da alcuni pellegrini… il tutto regala un’atmosfera particolare. San Quirico ci piace molto tant’è che decidiamo di tornarci nei giorni successivi.

La Collegiata a San Quirico d'Orcia.

Via Dante Alighieri, San Quirico d'Orcia.


Castiglione d’Orcia sarà la nostra base per i prossimi giorni, qui infatti abbiamo prenotato tramite airbnb un appartamento davvero molto bello e in una posizione strategica. 


Martedì 5 giugno 2018  Pienza - Montepulciano - Monticchiello
Quest’oggi con un percorso ad anello con partenza da Castiglione, visitiamo prima Pienza, poi Montepulciano e infine Montichiello. Le strade che percorriamo sono tranquille e senza traffico, al fondo di ogni curva e in cima a ogni salita si aprono panorami davvero splendidi e non è raro trovare, nelle piazzole di sosta, auto ferme e persone che fotografano: siamo in piena Val d’Orcia e sullo sfondo ovunque il Monte Amiata indica la testata della valle.

La Val d'Orcia e sullo sfondo il Monte Amiata. 


Pienza, disegnata come città ideale oltre 500 anni fa, è arroccata sulla sommità di un collina. Lungo Corso Rossellino, l’asse principale, si affacciano begli edifici medioevali e la rinascimentale piazza Pio II; numerosi sono i negozietti di souvenir, di formaggi, salumi e vini toscani.

Piazza Pio II, Pienza.


Già, il vino… il Nobile di Montepulciano! Ed eccoci proprio a Montepulciano per la seconda tappa della giornata. Non appena oltrepassiamo Porta del Prato, veniamo invitati a visitare la Cantina Ercolani, una delle tante presenti a Montepulciano. La visita è gratuita e al termine del giro il personale molto gentile ci offre una degustazione dei loro vini con tanto di bruschetta, formaggi e salumi… naturalmente non usciamo a mani vuote dal negozio.

Cantina Ercolani, Montepulciano.


Percorriamo la via principale sino al fondo del paese in Piazza Grande, qui replichiamo con un’altra degustazione alla Cantina Contucci, già conosciuta e consigliatissima da Rico.
Come già ci aveva accennato Soldato, in un post di qualche tempo fa, Montepulciano è stato set di una fiction trasmessa nel 2016 dalla rai: I Medici.


Le stradine laterali di Montepulciano si affacciano sulla Val d'Orcia.

Da Montepulciano andando verso Monticchiello, si percorre la Strada dei cipressi, uno dei luoghi più fotografati della Val d Orcia. Dal 1967 a oggi, nel corso dell’ultima settimana di luglio e delle prime due di agosto a Monticchiello va in scena il Teatro Povero, un famoso spettacolo teatrale i cui autori e attori sono gli abitanti stessi del paese.



Porta d'ingresso al borgo medioevale di Montichiello e vista del paese. (foto di Fabio)

Mercoledì 6 giugno 2018 - Finalmente in bici!
Penso che solo la bicicletta o una passeggiata a piedi possano consentire di vivere con il giusto ritmo la Val d’Orcia. Solo in questo modo è possibile addentrarsi per le stradine meno battute dal turismo frenetico e per i sentieri di campagna, passeggiando tra i filari di cipressi e immergendosi nel mare dorato dei campi di grano.
Per fare ciò noi decidiamo di affittare le e-bike che il comune di San Quirico mette a disposizione dei turisti gratuitamente per un’intera giornata.

In bici verso la Capella Vitaleta, sullo sfondo Pienza.

Gli itinerari possibili sono davvero tanti e per tutti i gusti. Kowalski e Fabio scelgono di affrontare il giro Vitaleta, un anello di poco meno di 30 km che partendo da San Quirico raggiunge la cappella Vitaleta.

Cappella Vitaleta, San Quirico d'Orcia.

Meravigliosa natura in Val d'Orcia: campi di grano, di papaveri e filari di cipressi.

Al termine del nostro giro restituiamo le bici all'ufficio del turismo, che si trova proprio di fronte alla Collegiata e prima di tornare verso casa ci rinfreschiamo con una buona birra artigianale al birrificio San Quirico.

Un'ottima ambrata!


Giovedì 7 giugno 2018 - Altri graziosi paesi e la splendida abbazia di Sant'Antimo
Quest’oggi percorriamo la statale 323 in direzione sud, Castiglione è l’ultimo comune della provincia di Siena dopo di che si sconfina in provincia di Grosseto. Il paesaggio che attraversiamo lungo la strada è decisamente diverso da quello della vicina Val d’Orcia, i profili delle colline sono meno dolci, sono ricoperti da boschi talvolta uliveti o piantagioni di alberi da frutta. Il primo paese che si incontra è Seggiano il paese dell’olio, poi Castel del Piano e Arcidosso. I principali prodotti di queste terre sono le ciliege, i funghi, le castagne.

Il pease di Seggiano.

Dopo aver visitato Arcidosso ritorniamo verso nord, per recarci all’Abbazia di Sant’Antimo. Una bella abbazia benedettina immersa negli ulivi fondata prima dell’anno 1000. L’edificio è costruito in travertino e alabastro che splendidamente “disegnano” le colonne, l’abside e la facciata. All'ombra degli ulivi pranziamo gustando i nostri panini al pomodoro, pecorino e finocchiona.


L'abbazia di Sant'Antimo.

Dopo un’ultima visita all’orto delle erbe aromatiche di Sant’Elengarda, ripartiamo diretti a Montalcino. La patria di uno dei vini più nobili d’Italia: il Brunello di Montalcino! L'equivalente del Barolo piemontese per intenderci. Vi consiglio di provare il gelato al brunello!

Montalcino.

Per cena torniamo a San Quirico alla Trattoria Osenna dove ci aspetta un buon piatto di pici e una fiorentina da 1 kg. Il locale è molto semplice e accogliente, il personale gentile, il cibo è davvero buono… cosa pretendere di più!

Cena alla Trattoria Osenna (San Quirico): pici, fiorentina e brunello!


Venerdì 8 giugno 2018 - Verso Carrara
È il giorno del trasferimento a Carrara, ma prima partire la mattina visitiamo Bagno Vignoli, una frazione di Castiglione. Al centro del borgo vi è una vasca di acqua termale: la Pozza d’acqua.
Da Bagno Vignoli passa la Via Francigena e forse proprio per questa ragione le acque termali che sgorgano in questo luogo sono state sfruttate sin dall’epoca romana.

Bagno Vignoli e la grande vasca termale che fa piazza del paese.

Dopo un'ultimissima passeggiata per Castiglione d’Orcia, paese medievale con case tutte in pietra poco turistico ma molto carino e ben conservato, carichiamo l’auto e partiamo diretti a Carrara.

Piazza Vecchietta, Castiglione d'Orcia.

Le case in pietra di Castiglione d'Orcia.

Più precisamente la nostra meta è Beddizano, una frazione di Carrara, che si trova lungo la strada che sale verso Colonnata. Qui abbiamo prenotato una depandance immersa tra i castagni, i proprietari di casa molto gentili ci hanno accolto con una bella chiacchierata e qualche utile consiglio.

Sabato 9 giugno 2018 - Le cave di marmo di Fantiscritti
Quest'oggi le Alpi Apuane ci aspettano! Il nome inganna, si chiamano Alpi ma in realtà ci troviamo nell'Appennino toscano. Questi monti sopra Carrara nel bene e nel male da circa 2000 anni sono scolpiti e modellati, oltre che dal tempo e dai fenomeni geologici, anche dall'uomo attraverso l'estrazione del marmo. Un'"erosione" che procede molto molto più veloce di quella naturale... ogni mese da queste cave se ne vanno circa 100000 tonnellate di roccia, l'equivalente di un cubo con il lato di 35 m!
Da geologa ho scelto di fermarmi due giorni in questi luoghi proprio per visitare le cave, in mattinata ci rechiamo alla Cava Fantiscritti. Qui due società diverse organizzano tour guidati: marmo tour per la visita alla cava sotterranea e marbletour per le visite alle cave a cielo aperto. Sempre a Fantascritti, di fianco al negozio di souvenir, è visitabile la Cava museo.
Se ne avete il tempo vi consigliamo di fare tutte e tre le cose che si completano a vicenda, scoprirete l'origine di questa roccia metamorfica, i motivi che l'hanno resa così famosa, preziosa e ricercata in tutto il mondo. Al museo avrete modo di vedere l'evoluzione delle tecniche di escavazione e le condizioni di lavoro dei cavatori.

 Scultura in marmo che raffigura uno dei mestieri più antichi e faticosi: il tecchiaiolo (Cava museo Fantiscritti).

Cava a cielo aperto che si raggiunge con il tour operato da Carrara Marbletour. Si sale in fuoristrada lungo la ripida e suggestiva stradina che percorrono i camion carichi di blocchi di marmo.

Per pranzo ci spostiamo verso Colonnata, qui a ogni passo e da ogni lato ci sarà una larderia pronta ad accogliervi... sarà difficile scegliere. Noi ci fermiamo al Bar da Mario per pranzo e alla larderia Al lardo al lardo per gli immancabili acquisti.

Tagliere di salumi e formaggi con l'immancabile lardo di Colonnata.

Nel tardo pomeriggio scendiamo verso Carrara. Una cittadina con belle piazze e strade strette con case colorate, sembra quasi di essere nella vicina Liguria. In questi giorni a Carrara si tiene il White Carrara downtown ed è davvero impossibile trovare un posto per cenare.

Piazza Alberica a Carrara.


Domenica 10 giugno 2018 - Un assaggio di Lunigiana
È il giorno del rientro, scegliamo di non prendere subito l'autostrada a Carrara, ma di percorrere la SP73. Superato Castelpoggio, una deviazione verso destra porta verso Campo Cecina uno splendido punto panoramico sulle cave... purtroppo giunti in cima le nuvole basse nascondo completamente la vista.

Vista sulle cave da Campo Cecina, foto gentilmente data da Kumpappa di Genova.

Riscendiamo quindi sino a imboccare nuovamente la SP73 e procediamo verso Fosdinovo un grazioso paese che si trova sulle alture della Lunigiana.
Dopo pranzo ripartiamo imboccando l'A12 verso Genova.

Fosdinovo: da un lato è rivolto verso le Alpi Apuane dall'altro vi è una terrazza, che guarda verso il mare,
dove lo sguardo arriva fino al golfo di La Spezia.

Da Fosdinovo passa la Via Francigena, in foto la Chiesa di San Remigio il protettore dei Pellegrini.

Fosdinovo in Lunigiana.