26 gennaio 2020

Basilicata coast to coast

9 luglio 2019
Stamattina decidiamo di partire presto per anticipare la calura e immergerci nelle vestigia della Magna Grecia a Metaponto, per poi rilassarci in spiaggia. La prima tappa sono le Tavole Palatine che ci lasciano a bocca aperta: un imponente tempio con colonnato dorico del VI secolo a.C., incredibilmente a ingresso gratuito.
Le Tavole Palatine.

Ci spostiamo poi verso l'area archeologica, per scoprire che apre solo a partire dalle 14.00. Davanti ai cancelli incontriamo altri turisti che come noi restano stupiti e delusi dell'orario di apertura proprio nelle ore più calde. Decidiamo di curiosare attraverso la recinzione e notiamo che l'incuria la fa da padrona, con erbacce che crescono in mezzo alle rovine, un vero peccato.
L'area archeologica di Metaponto.
E' ormai tarda mattinata e il mare ci chiama! Seguendo il consiglio datoci dal gestore del B&B ci dirigiamo alla spiaggia di Terzo Cavone, una lunghissima e tranquilla spiaggia libera, nascosta da un'enorme pineta. Ci rilassiamo distese sulla sabbia finissima e facciamo il bagno in un mare trasparente e dal fondale basso. Poco distante c'è il chioschetto di un piccolo lido, dove consumiamo il nostro pranzo.
La spiaggia di Terzo Cavone.
A metà pomeriggio, dopo un ultimo bagno, ci tocca a malincuore ripartire per raggiungere il nostro nuovo alloggio a Nova Siri Marina, che dista pochi chilometri. Oltre alla doccia riusciamo anche a fare il bucato. Ma non riusciamo proprio a stare ferme troppo a lungo: siamo incuriosite da un paesino che si vede sulla cima di una collina...Rotondella, il balcone dello Jonio. In effetti facciamo proprio bene a farci un salto: si trova sulla sommità di un colle proprio di fronte al mare e deve il suo nome alla forma tondeggiante, camminando tra le sue viuzze sembra di essere immersi in una spirale. Ci concediamo un aperitivo al bar del belvedere per poi scendere a Policoro per una cena a base di pesce. Il centro non è nulla di che, animato da famiglie in villeggiatura.
Fritto di mare.

19 gennaio 2020

Alla scoperta della Basilicata

Da quando abbiamo sconfinato per raggiungere la splendida Matera durante la nostra vacanza in Puglia, a me e alla mia amica Elisa è rimasta la curiosità di scoprire anche il resto della Basilicata. Decidiamo quindi di tornarci, usando la formula treno+auto già collaudata. Come periodo scegliamo la prima metà di luglio, appena finiti gli impegni lavorativi. 
Partiamo giovedì 4 luglio con l'Intercity notte da Torino Porta Nuova delle ore 21.55, e arriviamo a Napoli Centrale alle 8,17. Alle 8,50 siamo sull'Intercity per Taranto, che ci lascia a Potenza intorno alle 11.00. Ci sono anche altre soluzioni con i treni ad alta velocità, eventualmente affittando l'auto a Salerno. Per prenotare i treni e usufruire di eventuali offerte bisogna comunque aspettare che esca l'orario estivo. 

5 luglio 2019
Arrivate alla stazione di Potenza chiamiamo l'autonoleggio più vicino e più conveniente, che è l'Europcar, per verificare la disponibilità di auto adatte alle nostre esigenze. Ci incamminiamo, in linea d'aria google maps ci da 1 km, 10 minuti...peccato che Potenza sia tutta saliscendi, la città delle scale, e con le valigie ci mettiamo un po' più del previsto!
Ritiriamo un pandino che per due persone e per le strade non sempre agevoli della Basilicata si rivelerà l'ideale.
Visto che si è fatta l'ora di pranzo ci facciamo consigliare un locale dall'impiegata dell'autonoleggio che ci manda alla trattoria di Zi Mingo, giusto sulla strada che percorriamo noi. La Basilicata ci accoglie subito con scamorza e caciocavallo alla piastra!
Usciamo da Potenza in direzione Melfi e poco dopo ci fermiamo a Castel Lagopesole, grazioso borgo con un castello in cima al cucuzzolo della collina. Purtroppo il castello apre alle 16.00 e per ragioni di tempo non riusciamo a visitarlo all'interno.
Veduta di Castel Lagopesole.

Giungiamo a Melfi, città più grande e trafficata. Passeggiamo per le vie del grazioso centro storico e raggiungiamo l'imponente castello normanno circondato da mura. Decidiamo di entrare e acquistiamo il biglietto cumulativo che ci permetterà di visitare anche il castello e l'area archeologica di Venosa il giorno successivo. All'interno è ospitato il Museo Archeologico Nazionale del Melfese, una collezione di reperti rinvenuti nei dintorni, e il sarcofago di Rapolla, uno splendido sarcofago romano.
Il castello normanno di Melfi.

Il centro di Melfi visto del castello.

Nel tardo pomeriggio ci spostiamo a Venosa, dove abbiamo prenotato nel centro storico un grazioso b&b  per due notti. La sera ceniamo in un locale dietro al castello e facciamo una piacevole passeggiata nel centro storico, godendoci un po' di fresco.