08 dicembre 2019

Natale a New York

Sì lo so, il titolo di questo post sembra quello di un cine-panettone della peggior specie, però quando ti capita di vivere le festività natalizie nella più celebre città degli Stati Uniti non puoi fare a meno di iniziare così.
Il 24 dicembre 2013, con una valigia carica di pacchetti di ogni misura e un albero di Natale di cera alto meno di 10 cm, sono partita con le mie amiche Cristina e Chiara per trascorre tutte le feste nella Grande Mela. Una volta giunte a destinazione ci siamo aggregate a una compagna di liceo, Elisa, che, insieme alla famiglia, era in visita dalla sorella trasferitasi negli States per amore, e a completare il gruppo Luca, un amico di Cristina. Il gruppone non ci ha fatto sentire la mancanza della famiglia per il pranzo del 25 dicembre, anche se per Capodanno ci hanno abbandonato quasi tutti ed è rimasto a farci compagnia solo Luca.

A differenza di quanto facciamo di solito non vi proporrò un itinerario preciso ne vi racconterò nel dettaglio come ho trascorso i 10 giorni a New York, ma sfrutterò l'esperienza per dare un po' di consigli per godersi al massimo le festività a Manhattan.
Il post sarà quindi suddiviso in diversi argomenti e per alcuni di essi ci sarà, su ispirazione delle guide Lonely Planet, una top-five delle mie preferenze.

Decorazioni
Se normalmente servono 100 occhi per poter ammirare tutto quello che NYC può offrire, nel periodo natalizio non sono sufficienti! E non parlo solo dell'albero al Rockfeller center (mi raccomando che il primo incontro sia con il buio o resterete delusi).
Ogni casa, ogni vetrina, persino le facciate dei palazzi saranno "vestite" a festa. Prendetevi il tempo per assaporare ogni dettaglio, perché il 2 gennaio tutto, o quasi, verrà smontato.
La più celebre decorazione di New York: l'albero del Rockfeller center.
Top-five delle decorazioni natalizie:
- lo spettacolo di luci sulla facciata di Saks sulla 5th avenue. Si ripete ogni 10 minuti dalle 16:30 alle 01:00, ogni anno il tema e le musiche cambiano. Nonostante la calca di turisti che si recano al Rockfeller center la magia delle luci e dei suoni ti cattura e ti incanta, nei pochi minuti dello spettacolo tutti restano immobili con il naso all'insù per non perdere neanche un dettaglio;
- i cortili delle case di Brooklyn, in particolare quelle della zona di Brooklyn Heights. Le villette di questa zona hanno decorazioni originali ma molto curate e anche la caserma dei vigili del fuoco ha la sua slitta personale;
Natale a Brooklyn Heights.
- il villaggio di Natale di Bryant Park, dietro la NY public library. Qui si può trovare di tutto dal mercatino di Natale, ai chioschi che vendono bevande calde, dall'albero decorato per fare una foto ricordo alla pista di pattinaggio;
Selfie natalizio a Bryant Park.
- l'albero di Natale del Museo di storia naturale. Non so se ogni anno viene decorato allo stesso modo (ma lo spero vivamente), durante la mia visita al posto delle classiche palline era interamente addobbato con origami di animali, uno spettacolo stupendo;
- le vetrine di Bloomingdale sulla 3rd avenue. Anche in questo caso ogni anno cambia il tema, nel 2013 erano le città europee, forse un po' cariche e leggermente pacchiane ma meritano.

Folla
Passiamo a una nota negativa. Come si può facilmente immaginare nel periodo natalizio la città trabocca di turisti che provengono da ogni parte del mondo, di conseguenza quelle che dovrebbero essere tranquille visite a diverse attrazioni si rivelano una tortura.
Può capitare di dover riprogrammare una visita, a noi è successo sia con il traghetto per la Statua della Libertà sia con il Museo di storia naturale, oppure di dover fare quasi due ore di coda, come è successo con l'ingresso all'Empire State Building. Il mio consiglio è... armatevi di santa pazienza, ma non solo! Siate creativi e cercate delle mete meno blasonate.
Top-five per fuggire dalla pazza folla:
- la funivia per Roosevelt island. Oltre ad essere stata set per il primo Spiderman di Sam Raimi, è economica, infatti, si può tranquillamente prendere con un semplice biglietto della metro. In pochi minuti conduce dalla fermata nell'Upper East Side (all'angolo tra la 59th street e la 2nd avenue) a W Loop North su Roosevelt island, per godere al massimo del panorama vi consiglio di andare al tramonto;
Lo skyline di New York visto da Roosevelt island.
- il traghetto per Staten island. Cambiamo isola e cambiamo Spiderman (Homecoming in questo caso) ma restiamo in tema cinema. Il maggior pregio di questa grande imbarcazione arancione è il fatto che è completamente gratuita, inoltre è frequentata per la maggior parte da newyorkesi, perché i turisti preferiscono i taxi-boat o le mini crociere. Dal ponte potrete godere dello skyline della città e fare un saluto a Miss Liberty;
- una passeggiata a Central park il mattino del primo dell'anno. Se come noi non siete dei nottambuli, alla mattina del 1 gennaio concedetevi una passeggiata quasi solitaria a Central park, osservate la città che prende vita e poi infilatevi in un museo (nel mio caso è stato il Guggenheim, mentre le mie amiche erano al Top of the rock);
Visita al Guggeheim il mattino del 1 gennaio.
- una passeggiata sulla High line. Nel 2013 il parco lineare della vecchia ferrovia era stato inaugurato da poco, inoltre non era ancora completamente aperto, di conseguenza non era particolarmente frequentato. Negli anni la sua notorietà è cresciuta e immagino lo sia anche il numero di visitatori, ma fate un tentativo;
- l'esplorazione del Village. Nonostante ci siano alcuni luoghi in cui è facile trovare altri turisti perché "protagonisti" di famose serie TV o film, in generale il quartiere è frequentato solo da newyorkesi  o da studenti della NYU (che però durante le feste è chiusa) quindi si gode di una discreta calma mentre si ammirano le tipiche architetture del Village.

Cibo
Per quanto mi riguarda il cibo non è quasi mai un problema, mi piace sperimentare nuove cucine e mi adeguo molto facilmente e anche questa esperienza non ha fatto eccezione.
Se sperimentare non fa per voi la città è piena di locali italiani (attenzione a leggere bene il menù prima di entrare per non incorrere in sgradite sorprese), ma se non riuscite a trovare nulla potete sempre rifugarvi da Eataly.
Top-five del cibo (junk e non):
- l'hamburger cotto al forno con birra artigianale da Corner Bistro nel Village. Abbiamo scoperto questo locale minuscolo grazie alla cartoville del Touring, dopo che da giorni cercavamo inutilmente di mangiare un hamburger. Il servizio è molto spartano ma la qualità è ottima;
Il super hamburger di Corner Bistro.
- la colazione a base di pancake al Pearl Diner nel Financial District. La scelta del locale è stata fatta per ragioni cinematografiche, infatti al suo interno sono state girate alcune scene di Remember me. Ci siamo ritrovati in un classico diner anni '50 con un'atmosfera magica che forse stride un po' con il quartiere ma che sa riportarti alla calma delle cose semplici. Attenzione le porzioni sono decisamente abbondanti;
Pancakes.
- un hot dog (o un pretzel) al volo in un chiosco per strada. Forse l'igiene non è la caratteristica principale dei venditori ambulanti, ma non si può rinunciare a questa esperienza. La controprova è data da Cristina, che prima di partire non voleva nemmeno sentire parlare di hot dog e adesso sogna di poterne gustare uno;
- un'insalata o un dolce da Whole foods a Columbus Circle. Nel piano interrato del Columbus center c'è un enorme supermercato (di cibo sano) con una gastronomia e pasticceria super rifornita e alcuni tavoli a cui ci si può sedere per consumare quanto si è appena acquistato;
- un piatto messicano da Chipotle. Non si può dire di essere stati negli USA se non si è consumato almeno un pasto in una mega catena di fast food. Tra le numerose proposte che esistono la mia preferita è Chipotle. Offre diverse possibilità di comporre il proprio piatto e i prezzi sono contenuti.

Freddo... e neve
Se pensate di aver sofferto il freddo in una qualunque delle nostre città dovrete ricredervi, perché qui il freddo è una cosa seria! L'unico vantaggio è che è molto secco quindi una volta trovata la giusta combinazione di abiti si resiste senza problemi, sempre che non ci sia il vento!
Per affrontare adeguatamente le temperature rigide il consiglio migliore che vi posso dare è: vestitevi a strati. Questo comprende anche i piedi, ciò vuol dire collant spessi e calzini o decisamente calzettoni da montagna.
Le maglie termiche e gli scaldini per le mani possono salvarvi, specialmente se siete su un pontile ad aspettare un traghetto che vi porti da Liberty island a Ellis island oppure se state facendo un'eterna coda per entrare in un museo. Ogni tanto concedetevi una pausa in un locale per riscaldarvi e ricordate che le tazze di caffè (o tè) da asporto sono utili per tenere in caldo le mani.
Sopravvivere al freddo.
E poi non dimenticate di essere attrezzati per possibili nevicate, perché a dicembre o gennaio può anche nevicare! La città è molto sensibile al problema dei marciapiedi ingombri di neve, infatti troverete molto facilmente marciapiedi perfettamente percorribili e strade simili ad un pantano.
Vi auguro però di andare a dormire mentre sulla città cade una copiosa nevicata e di svegliarvi con una luminosa giornata di sole. Se foste così fortunati, andate a Central park e ammiratelo in tutto il suo splendore.
Bethesda fountain a Central park.
Informazioni pratiche prima e durante
Come ho già detto la concentrazione di turisti in questo periodo è decisamente elevata quindi se decidete di trascorrere a New York le festività natalizie partite per tempo.
- VOLO: indubbiamente dal 2013 a oggi i prezzi per i voli aerei per la Grande mela sono diminuiti, ma il fattore altissima stagione ha il suo peso. Fate una valutazione tra scali e voli diretti, ma non tergiversate troppo perché molti voli si riempiranno in men che non si dica. Noi avevamo preso i biglietti a Pasqua...
- DOCUMENTI: è fondamentale il passaporto (sembra quasi superfluo dirlo) ma soprattutto il visto ESTA. Si può fare online anche solo 24 ore prima, ma non vi fidate troppo e fatelo per tempo, perché gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo. La richiesta può essere fatta compilando la modulistica anche in italiano, il visto ha validità 2 anni e viene rilasciato a seguito di un pagamento di 14 $ (con carta di credito).
- ASSICURAZIONE: mi raccomando è fondamentale fare un'assicurazione sanitaria prima della partenza! Negli States non esiste la sanità statale, quindi anche un semplice mal di pancia, se curato in pronto soccorso, vi può costare un occhio della testa.
- ALLOGGIO: come accade quasi sempre abbiamo soggiornato in un appartamento, preferendolo a una soluzione alberghiera. Questo perché si riescono a contenere le spese (soprattutto dei pasti).
Quando scegliete tenete sott'occhio una carta della città e soprattutto una carta della metro, essere vicino ad una stazione della metro è molto utile anche se non siete centralissimi. Noi avevamo trovato, tramite homelidays, un bell'appartamento in Upper West Side, non lontano dal Museo di storia naturale.
Nevicata notturna vista dalla finestra di casa.
- CAPODANNO: se pensiamo alla notte di San Silvestro a NY quello che ci viene in mente è Times square con concerti, coriandoli e la sfera luminosa che segnala il conto alla rovescia. Non è una missione impossibile, ma è sicuramente una missione glaciale.
Per poter festeggiare l'arrivo del nuovo anno a Times square ci è stato consigliato di recarci in piazza entro mezzogiorno... ovviamente abbiamo rinunciato. Primo per non trascorrere 12 ore in piedi, al freddo, stipati come sardine e secondo perché questo significherebbe rinunciare ad un'intera giornata di visita.
Per quanto ci riguarda abbiamo cercato di avvicinarci il più possibile, ma non riuscendoci ci siamo accontentati di una strada qualunque circondati da estranei festanti e ci siamo goduti la festa così.
Attenzione! A differenza di quello che succede da noi, non si possono portare bottiglie di alcolici in strada, quindi niente brindisi di mezzanotte!
Replica della "palletta" di Times square all'interno dell'ufficio turistico.

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