A
metà ottobre ho partecipato a un viaggio organizzato con destinazione Berlino.
Un week end lungo, con partenza il venerdì all'ora di pranzo e ritorno il
lunedì sera, durante il quale ci è stato lasciato molto tempo libero quindi ho
potuto visitare la città in autonomia.
In
questo breve post vi voglio parlare di quelle che sono state le mie impressioni
e sensazioni della capitale tedesca.
Ho
trovato Berlino una città molto interessante. Non uso a caso questo aggettivo:
l'ho trovata interessante perché offre al visitatore una grande varietà di
elementi per conoscere la storia del XX secolo, sia che si tratti della seconda
guerra mondiale sia del periodo successivo fino alla caduta del muro. Sono
proprio questi due “enormi” periodi storici che segnano ogni passo della
permanenza berlinese, lo si vede negli edifici, nelle strade, nei frammenti di
muro e soprattutto nella grande quantità di cantieri che ci sono.
Berlino
è un cantiere, lo è a causa di scelte fatte più di 70 anni fa che l'hanno
portata a essere un cumulo di macerie nel 1945 e successivamente a essere
brutalmente divisa fino al 1989.
La
città, secondo me, offre a chi la visita alcuni tra i musei più interessanti al
mondo che raccontano più di 80 anni di quella storia difficilmente studiata a
scuola ma che, per chi appartiene alla mia generazione, compare spesso nei
primi ricordi delle notizie al telegiornale. È
una città aperta al contemporaneo, dove graffiti, fotografia e cinema hanno
grande importanza e sono estremamente valorizzati.
Per
quanto riguarda palazzi e monumenti il discorso si lega nuovamente alla storia
della città. Purtroppo in molti casi la guerra ha richiesto di pagare pegno e
sono stati in gran parte distrutti e poi ricostruiti. In questa opera di
ricostruzione merita un punto d'onore il quartiere di San Nicola
(Nikolaiviertel), un gioiello che ricrea l’area medioevale e un'atmosfera
veramente suggestiva.
Faccio
un ultimo piccolo cenno sui berlinesi. Sono di due tipi, tra loro opposti: o
estremamente disponibili, simpatici e calorosamente accoglienti, oppure gli
esseri umani più cafoni che esistano.
Ci
risentiamo presto per una breve descrizione del mio tour.
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