Da quando abbiamo sconfinato per raggiungere la splendida Matera durante la nostra vacanza in Puglia, a me e alla mia amica Elisa è rimasta la curiosità di scoprire anche il resto della Basilicata. Decidiamo quindi di tornarci, usando la formula treno+auto già collaudata. Come periodo scegliamo la prima metà di luglio, appena finiti gli impegni lavorativi.
Partiamo giovedì 4 luglio con l'Intercity notte da Torino Porta Nuova delle ore 21.55, e arriviamo a Napoli Centrale alle 8,17. Alle 8,50 siamo sull'Intercity per Taranto, che ci lascia a Potenza intorno alle 11.00. Ci sono anche altre soluzioni con i treni ad alta velocità, eventualmente affittando l'auto a Salerno. Per prenotare i treni e usufruire di eventuali offerte bisogna comunque aspettare che esca l'orario estivo.
5 luglio 2019
Arrivate alla stazione di Potenza chiamiamo l'autonoleggio più vicino e più conveniente, che è l'Europcar, per verificare la disponibilità di auto adatte alle nostre esigenze. Ci incamminiamo, in linea d'aria google maps ci da 1 km, 10 minuti...peccato che Potenza sia tutta saliscendi, la città delle scale, e con le valigie ci mettiamo un po' più del previsto!
Ritiriamo un pandino che per due persone e per le strade non sempre agevoli della Basilicata si rivelerà l'ideale.
Visto che si è fatta l'ora di pranzo ci facciamo consigliare un locale dall'impiegata dell'autonoleggio che ci manda alla trattoria di Zi Mingo, giusto sulla strada che percorriamo noi. La Basilicata ci accoglie subito con scamorza e caciocavallo alla piastra!
Usciamo da Potenza in direzione Melfi e poco dopo ci fermiamo a Castel Lagopesole, grazioso borgo con un castello in cima al cucuzzolo della collina. Purtroppo il castello apre alle 16.00 e per ragioni di tempo non riusciamo a visitarlo all'interno.
Veduta di Castel Lagopesole. |
Giungiamo a Melfi, città più grande e trafficata. Passeggiamo per le vie del grazioso centro storico e raggiungiamo l'imponente castello normanno circondato da mura. Decidiamo di entrare e acquistiamo il biglietto cumulativo che ci permetterà di visitare anche il castello e l'area archeologica di Venosa il giorno successivo. All'interno è ospitato il Museo Archeologico Nazionale del Melfese, una collezione di reperti rinvenuti nei dintorni, e il sarcofago di Rapolla, uno splendido sarcofago romano.
Il castello normanno di Melfi. |
Il centro di Melfi visto del castello. |
Nel tardo pomeriggio ci spostiamo a Venosa, dove abbiamo prenotato nel centro storico un grazioso b&b per due notti. La sera ceniamo in un locale dietro al castello e facciamo una piacevole passeggiata nel centro storico, godendoci un po' di fresco.
6 luglio 2019
Stamattina ci dedichiamo alla scoperta di Venosa, iniziando dal castello, sede del Museo Nazionale, che conserva ricche testimonianze della colonia romana. Gironzoliamo poi per le viuzze del centro fino a raggiungere la Concattedrale di S. Andrea e la piazza dedicata a Quinto Orazio Flacco, grande poeta latino che proprio qui ebbe i suoi natali.
Concattedrale di S. Andrea a Venosa. |
Ci dirigiamo così verso Acerenza, percorrendo una strada che attraversa dolci colline tappezzate di campi di grano ormai tagliato alternati a zone boschive. Acerenza si trova sulla cima di una collina ed è dominata dall'imponente mole della cattedrale romanica che troneggia nel centro storico. Passeggiando per le vie del centro proviamo però una sensazione di solitudine e di abbandono, ed è un vero peccato per questo paese che è nella classifica dei "Borghi più belli d'Italia".
Cattedrale di Acerenza. |
Il parco archeologico di Venosa. |
La sera facciamo ancora una passeggiata nel centro e ceniamo in una pizzeria nell'animata piazza davanti al castello.
7 luglio 2019
Caricati i bagagli in auto lasciamo Venosa per dirigerci verso il Parco Regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane. Percorriamo la Superstrada Oraziana fino a Potenza e poi imbocchiamo la Strada Statale Basentana fino all'uscita di Albano di Lucania. Lasciate le strade a scorrimento veloce troviamo subito una salita ripida a tornanti che ci conduce a Campomaggiore, il paese più piccolo della Basilicata. Noi vogliamo però raggiungere ciò che resta della città vecchia, abbandonata nel 1885 a causa di una frana. Non senza difficoltà, schivando svariate buche della strada dissestata, arriviamo al parcheggio poco sopra le rovine del vecchio nucleo abitativo. Il colpo d'occhio è insieme affascinante e impressionante: ruderi di case immerse in un paesaggio collinare brullo e arso dal sole. Purtroppo non riusciamo ad addentrarci nelle sue vie a causa di un cancello chiuso e da quattro cani da guardia. Verso la fine di agosto si tiene proprio in questo suggestivo scenario un'importante manifestazione La Città dell'Utopia, con diversi spettacoli.
Resti di abitazioni e della chiesa di Campomaggiore. |
La partenza del volo dell'angelo. |
Noi ovviamente ci accontentiamo di guardare i numerosi coraggiosi che si cimentano in questa adrenalinica avventura, e scopriamo che vale comunque la pena di visitate il paese, arrampicato sotto spettacolari pareti rocciose e circondato da bellissime montagne, uno dei "Borghi più belli d'Italia". Dopo esserci rifocillate a dovere, ci arrampichiamo fino all'ingresso del castello saraceno, scavato nella roccia, per poi ridiscendere nelle viuzze del centro storico. Ci colpisce in particolare l'Arabata, il quartiere più antico che ci svela le origini arabe di Pietrapertosa. Sembra di essere catapultati indietro nel tempo, con signore anziane vestite di nero col velo sulla testa, che ti salutano mentre chiacchierano sull'uscio di casa.
L'incredibile posizione di Pietrapertosa. |
Per il pernottamento abbiamo prenotato un B&B a Castelmezzano e per raggiungerlo ci consigliano di non tornare indietro, ma di percorrere una strada più breve: la via del bosco. Il percorso è molto panoramico, con un bellissimo colpo d'occhio su entrambi i versanti della valle, ma bisogna fare un po' di attenzione al manto stradale in alcuni punti dissestato.
Panorama sulla valle: a sinistra Castelmezzano a destra Pietrapertosa. |
Panorama di Castelmezzano. |
Durante la cena al Pub Peperusko, dove gustiamo un tagliere misto di prodotti locali annaffiato con il vino Aglianico, scopriamo anche che qui è stato girato il film "Un paese quasi perfetto" con Fabio Volo. Prima di rientrare facciamo ancora una passeggiata per godere del fresco della sera e ammirare splendidi scorci.
Castelmezzano la sera. |
8 luglio 2019
Dopo una ricca colazione a base di torte fatte in casa, si riparte direzione mare! Decidiamo però di non imboccare la più scorrevole Strada Statale Basentana, ma di percorrere strade secondarie, più panoramiche. Ci dirigiamo infatti verso Accettura e poi Stigliano, attraversando il parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, tra foreste rigogliose e vacche podoliche al pascolo. In realtà ci aspettavamo qualcosa di più dal punto di vista paesaggistico, ma non ci facciamo scoraggiare e proseguiamo verso Aliano, dove il paesaggio cambia completamente: siamo circondate da calanchi.
I calanchi di Aliano. |
Panorama dal centro storico di Aliano. |
Calanchi a perdita d'occhio. |
Veduta di Craco arrivando da Craco Peschiera. |
La visita nel borgo fantasma. |
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