Stamattina decidiamo di partire presto per anticipare la calura e immergerci nelle vestigia della Magna Grecia a Metaponto, per poi rilassarci in spiaggia. La prima tappa sono le Tavole Palatine che ci lasciano a bocca aperta: un imponente tempio con colonnato dorico del VI secolo a.C., incredibilmente a ingresso gratuito.
Le Tavole Palatine. |
Ci spostiamo poi verso l'area archeologica, per scoprire che apre solo a partire dalle 14.00. Davanti ai cancelli incontriamo altri turisti che come noi restano stupiti e delusi dell'orario di apertura proprio nelle ore più calde. Decidiamo di curiosare attraverso la recinzione e notiamo che l'incuria la fa da padrona, con erbacce che crescono in mezzo alle rovine, un vero peccato.
L'area archeologica di Metaponto. |
La spiaggia di Terzo Cavone. |
Fritto di mare. |
10 luglio 2019
In mattinata vogliamo fare l'ultimo bagno nel Mar Jonio, prima di raggiungere il Tirreno: è la giornata di uno dei più classici coast to coast all'italiana, reso famoso dal film di Rocco Papaleo. I suoi protagonisti partivano da Maratea per arrivare a Scanzano Jonico, mentre noi faremo il contrario! Prima tappa è proprio la spiaggia di Scanzano-Marina di Rotondella, ma purtroppo non possiamo godercela a lungo a causa dell'alzarsi di un fortissimo vento di bufera accompagnato da nuvoloni che non promettono nulla di buono. Ripieghiamo allora su un giro in paese con colazione a base del pasticcino tipico: le tette di monaca! Parcheggiamo l'auto e quasi per caso ci troviamo proprio nella piazza di Scanzano set delle ultime scene del film...siamo un po' emozionate!
Cappuccino e tette di monaca. |
Scanzano Jonico |
Il centro storico di Maratea. |
La costa del Tirreno. |
Statua del Cristo Redentore |
La spiaggia di Fiumicello. |
11 luglio 2019
Ci alziamo presto per regalarci ancora un'oretta tranquilla in spiaggia e salutare il Mar Tirreno. Oggi ci tocca rientrare a Potenza e restituire il pandino entro le 12.00.
Missione compiuta in perfetto orario, andiamo a posare le valigie nel B&B e poi a pranzo. Più persone ci consigliano la trattoria di Mimmo il Ciclista, cucina tipica e ambiente famigliare. Non possiamo non assaggiare il suo piatto più famoso: gli strascinati con i peperoni cruschi! Peccato che poi il dolce a base di ricotta non fosse proprio freschissimo......
Il nostro ultimo giorno di vacanza è dedicato alla scoperta di Potenza.....col senno di poi sarebbe bastata una passeggiata di poche ore. Il suo centro non offre particolari attrattive: il nucleo centrale si sviluppa attorno a Via Pretoria dove si apre piazza Mario Pagano su cui si affaccia il Teatro Stabile. Degna di nota è la chiesa di San Michele Arcangelo, di stile romanico-longobardo. La sera il centro si anima di giovani e vi sono alcuni locali interessanti.
Piazza Mario Pagano. |
Teatro Stabile |
12 luglio 2019
Stamattina ci dedichiamo allo shopping, soprattutto di prodotti tipici da fare assaggiare ad amici e parenti: la bottega Piaceri Lucani fa proprio al caso nostro.
Nel pomeriggio siamo in treno, sulla via del ritorno ripensando a questa avventura.
Molti ci hanno chiesto e ancora ci chiedono con occhi stupiti perchè siete state in Basilicata? Cosa c'è da vedere? Ecco credo che questa frase scritta in un locale di Castelmezzano lo riassuma perfettamente.
In pochi chilometri si passa da un paesaggio di montagna al mare cristallino, da colline brulle e arse dal sole a montagne verdeggianti, una terra molto spesso incontaminata "come doveva essere" con molte potenzialità che non sono valorizzate. E' un peccato vedere interi paesi che muoiono, abbandonati dai loro abitanti costretti a trasferirsi per studiare o lavorare. Per fortuna abbiamo anche incontrato molti giovani che con le loro attività ci credono e cercano di dare impulso a questa regione soprattutto con l'industria del turismo.
Sì noi ci siamo andate ed è stata proprio una bella scoperta!
Nel pomeriggio siamo in treno, sulla via del ritorno ripensando a questa avventura.
Molti ci hanno chiesto e ancora ci chiedono con occhi stupiti perchè siete state in Basilicata? Cosa c'è da vedere? Ecco credo che questa frase scritta in un locale di Castelmezzano lo riassuma perfettamente.
In pochi chilometri si passa da un paesaggio di montagna al mare cristallino, da colline brulle e arse dal sole a montagne verdeggianti, una terra molto spesso incontaminata "come doveva essere" con molte potenzialità che non sono valorizzate. E' un peccato vedere interi paesi che muoiono, abbandonati dai loro abitanti costretti a trasferirsi per studiare o lavorare. Per fortuna abbiamo anche incontrato molti giovani che con le loro attività ci credono e cercano di dare impulso a questa regione soprattutto con l'industria del turismo.
Sì noi ci siamo andate ed è stata proprio una bella scoperta!
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