31 maggio 2018

Un week end tra Verona e Venezia

Qualche mese fa la mia amica artista Elisa, è stata invitata a esporre un'opera ad una mostra a Venezia e mi ha chiesto se in aprile mi avrebbe fatto piacere accompagnarla all'inaugurazione. Potevo io abbandonare un'amica nel momento del bisogno? E così ne abbiamo approfittato per trascorrere un week end tra Verona e Venezia.

Venerdì 13 aprile
Partiamo nel primo pomeriggio di venerdì, imbocchiamo la A21/E70 Torino-Piacenza, a Brescia proseguiamo sulla A4/E70 in direzione Venezia, e dopo circa 3 ore e mezzo di viaggio usciamo a Verona Sud. Nonostante la mostra sia a Venezia abbiamo infatti pensato di fare base a Verona e raggiungere Venezia in treno, sia per i costi sia per la distanza. Il traffico in città è molto intenso, questo week end ci sarà anche l'inaugurazione di Vinitaly, cosa che noi abbiamo scoperto solo una settimana prima, cercando un hotel! Con l'aiuto del navigatore raggiungiamo la nostra sistemazione trovata su airbnb: una stanza a casa di una ragazza molto simpatica, in una tranquilla zona residenziale a una ventina di minuti a piedi dal centro e dalla stazione.
Dopo esserci sistemate e rinfrescate andiamo a cena con degli amici veronesi di Elisa, con cui trascorriamo una piacevole serata.

Sabato 14 aprile
La sveglia suona molto presto: ci attende un'intensa giornata a Venezia! Usciamo verso le 7,30, ci fermiamo per strada a fare colazione e a comprare dei panini per pranzo e alle 8,21 saliamo sul treno.
Consiglio: i treni per Venezia sono molto frequenti, io vi consiglio di optare per i regionali veloci, che impiegano un'ora e mezza facendo solo le fermate principali; ci sono anche i treni regionali, che allo stesso costo impiegano però 2 ore e venti minuti; spendendo quasi il doppio ci sono anche i Frecciarossa, ma si risparmiano appena 10 minuti di tempo rispetto ai regionali veloci.
Sono quasi le 10 quando arriviamo a Venezia Santa Lucia e iniziamo a girovagare tra calli, campi, ponti e canali, in una splendida giornata di sole. Sia io che Elisa siamo già state a Venezia e questo ci permette di goderci la città evitando i luoghi più turistici ed affollati, passeggiando un po' a caso, seguendo anche i consigli dei suoi abitanti.
Veduta dal Ponte degli Scalzi, primo scorcio Veneziano.
Ci concediamo comunque qualche foto al Ponte di Rialto e in Piazza S. Marco, per poi andare a cercare un tranquillo campo per consumare il nostro pranzo al sacco. Sedute lungo un canale, ci rilassiamo al sole, godendoci il passaggio ininterrotto di gondole stracolme di turisti, e il colorito vociare dei gondolieri.
Il ponte di Rialto.

Piazza S. Marco.
Nel pomeriggio ci spostiamo verso il rione di Canareggio, molto meno turistico ma anch'esso ricco di tesori. In particolare ci colpisce la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, e la Scuola Grande di S. Marco, sede anche dell'ospedale. Scopriamo che l'ingresso a tutte le chiese è a pagamento (circa 3 euro).
Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo.

Alle 17,00 ci aspetta l'inaugurazione della mostra "L'inquinamento e le sue possibili soluzioni"  a Palazzo Albrizzi, sede di molti eventi culturali. Il palazzo è molto suggestivo e ci accoglie con un concerto di musica classica. Dopo aver visitato la mostra e aver fatto le foto di rito con gli artisti, ci concediamo qualche stuzzichino offerto dai curatori della mostra.
Terminato il momento "mondano" siamo abbastanza stanche, e decidiamo di dirigerci alla stazione per rientrare a Verona. 
Sono ormai quasi le 21 quando arriviamo a Verona, e ci dirigiamo verso il centro per cercare un locale in cui cenare. Giunte in Piazza Bra scegliamo il Brek, ristorante self service, e vista la gradevole temperatura, decidiamo di consumare la nostra cena nel dehor, godendoci la vista sull'Arena. La città è molto animata, forse più del solito, complici vari eventi collaterali legati a Vinitaly. Per le vie del centro c'è infatti "Vinitaly and the city", con aree dedicate alle eccellenze regionali e svariati concerti.
Per rientrare a casa percorriamo le stradine del centro: attraverso via Cattaneo e via Roma raggiungiamo Castelvecchio e il fiume Adige, poi ci spostiamo a S. Zeno, dove veniamo attirate da un concerto, e prese dalla musica ci dimentichiamo della stanchezza. E' ormai passata la mezzanotte quando ci mettiamo finalmente a letto.
Castelvecchio.


Domenica 15 aprile
Stamattina ci alziamo con calma, carichiamo le valigie in auto, che spostiamo in un parcheggio più comodo al centro, facciamo colazione e verso le 9,30 iniziamo la nostra visita alla città. Ripercorriamo a ritroso il tragitto fatto la sera precedente e quindi iniziamo dalla basilica di S. Zeno Maggiore, uno dei capolavori del romanico in Italia. Riusciamo anche ad ammirarne l'interno prima che inizi una funzione, e il tranquillo chiostro.
Facciata di S. Zeno.

Chiostro di S. Zeno.
Verso le 10.00 ci ritroviamo con gli amici di Elisa, che si offrono di farci da ciceroni, e insieme andiamo direttamente in Piazza Bra, dominata dalla famosa Arena, l'anfiteatro romano, oggi usato per spettacoli e concerti. 
Piazza Bra con la sua inconfondibile Arena.

Da qui ci infiliamo in una delle vie del centro, via Anfiteatro, passiamo di fianco alla chiesa di S. Nicolò all'Arena e andiamo a vedere antichi resti romani, giriamo poi in via Cappello per una rapida occhiata al balcone di Giulietta. Il cortile in cui si trova la casa di Giulietta ormai è una meta molto affollata, con gente da tutto il mondo che si accalca per lasciare messaggi d'amore scritti su post-it o direttamente sui muri. Fortunatamente il comune ha provveduto a rivestire i muri con dei teli rimovibili e lavabili! 
Messaggi d'amore a casa di Giulietta.

Proseguiamo il giretto in Piazza delle Erbe, poi svoltiamo a destra per andare in Piazza dei Signori, e ammirare le Arche Scaligere e il Palazzo del Capitano.
Piazza delle Erbe.
Continuiamo a girovagare per le vie del centro fino a raggiungere Porta dei Borsari, e percorrendo corso Cavour giungiamo a Castelvecchio, il castello di Verona che sorge lungo le sponde del fiume Adige e che oggi ospita il museo Civico. Si può visitare liberamente il cortile e il suggestivo ponte merlato a tre archi diseguali, che porta sull'altra sponda del fiume.

Ponte di Catelvecchio.
Percorriamo il lungadige fino a Ponte Risorgimento, ammirando uno splendido panorama verso il castello e il ponte, e ci portiamo in Piazza Corrubio, ricca di locali molto carini. Salutati i nostri amici, decidiamo di fermarci in uno di questi locali, Bar Gelateria S. Zeno, per consumare uno Spritz, tipico aperitivo, e un rapido pranzo.
Lo Spritz.
Nel primo pomeriggio nostro malgrado ci tocca ripartire per tornare a casa, molto soddisfatte del week end appena trascorso.
Venezia non delude mai, anzi se ci siete già stati potete concedervi la scoperta di angoli più tranquilli ma altrettanto suggestivi, o se avete più tempo potete prendere un vaporetto e raggiungere le isole di Murano, Burano e Torcello. Verona ci ha sorprese molto: entrambe ci eravamo state parecchi anni fa, e non la ricordavamo così ricca di tesori, inoltre è molto vivace e vivibile, piacevole da scoprire a piedi.

20 maggio 2018

California on the road: da San Francisco a Los Angeles

In questo post continuo e concludo il tour californiano.

7 settembre 2014
Dopo aver trascorso la prima parte della giornata immerse nella natura, nel tardo pomeriggio arriviamo a San Francisco.
Giusto il tempo di lasciare i bagagli nella camera e poi ci spostiamo al Fisherman's Wharf, il vecchio mercato dei pescatori sul porto che è stato riqualificato e ospita ristoranti, negozi e locali di tendenza; qui consumiamo la cena con tutto il gruppo in un grazioso ristorante di pesce (anche se forse un po' troppo turistico per i nostri gusti).
Finita la cena il gruppo si divide, noi decidiamo di seguire la guida per un emozionante giro notturno in cable car, sicuramente il mezzo di trasporto più celebre della città.
Ogni vettura è dotata di posti a sedere interni ed esterni, ma è anche possibile viaggiare in piedi aggrappati ai vicini... forse è un po' spericolato ma ne vale la pena.
Vettura del cable car.
Esistono tre linee di cable car, noi prendiamo quella che da Hyde (vicino al porto) va verso Powell; dopo un tragitto mozzafiato tra le colline scendiamo nella bellissima Union square; dove il nostro autobus ci attende per una sorpresa.
La guida infatti ha organizzato un fuori programma, ci porta verso Berkeley per ammirare lo skyline notturno di San Francisco e ci dà anche un bicchiere di spumante per brindare alla vacanza.
Lo skyline di San Francisco con il Bay bridge, visto da Berkeley.

13 maggio 2018

California on the road: da Los Angeles a San Francisco

Per un'amante del cinema come me la California (e soprattutto Los Angeles) ha sempre rappresentato una meta da sogno, così nell'estate del 2014, complice la volontà di un'amica di fare un viaggio lontano, sono volata sulla costa ovest degli Stati Uniti per un viaggio organizzato nell'assolata Cali.

3 settembre 2014
Di prima mattina prendiamo il bus che da Torino ci porterà a Milano Malpensa, fatto il check-in saliamo sul primo aereo che ci porta dall'Italia a Londra e poi affrontiamo le 12 ore di volo che ci separano da Los Angeles.

Giunte a LAX è sera dai finestrini riusciamo a vedere la superstrada che circonda la città e il suo celebre traffico! Dopo aver fatto i controlli di sicurezza contattiamo il tour operator che ci indica dove prendere la navetta che ci porterà in hotel per trascorrere la prima notte californiana.

4 settembre 2014
Sveglia presto e prima colazione da "campioni"! Recuperiamo i bagagli e incontriamo il nostro gruppo nella hall, poi ci mettiamo in marcia per la nostra prima tappa.
Da Los Angeles ci dirigiamo verso est sull'autostrada 15 per raggiungere Calico.
Calico è una delle tante città minerarie che si trovano in quello che era il vecchio West. Intorno al 1880 la città è passata da avere poco più di 100 abitanti fino a un massimo di 1200, successivamente l'avvento della tecnologia, il crollo del prezzo dell'argento e l'esaurirsi delle miniere ha fatto sì che gli abitanti la abbandonassero facendola divenire (già a inizio '900) una città fantasma. Dagli anni '50 è iniziato il recupero della città che ora è possibile visitare.
La clinica di Calico, tutte le pareti sono ricoperte da fondi di bottiglie di vetro.

Panorama di Calico dall'alto.
Dopo aver gironzolato tra le stradine polverose e aver pranzato con un sandwich e un'insalata risaliamo sul bus per raggiungere la nostra prossima tappa, che ci porterà fuori dal territorio californiano, infatti ci spostiamo in Nevada verso the fabulous Las Vegas!
Già dalla strada che ci porta all'hotel capiamo che questa città è tutto quello che si immagina... una cattedrale del deserto, inno alla stravaganza e alla follia! Prima ancora di essere scesi dal bus vediamo cappelle per matrimoni, edifici con architetture folli e caos gioioso... ed è ancora giorno! 
Il nostro tour prevede per la serata un'escursione facoltativa con la guida a cui rinunciamo optando per un'esplorazione in autonomia (si rivelerà un'ottima decisione), ceniamo presto al self service dell'hotel e poi andiamo alla scoperta della Strip.
Vista sulla Strip.
Le attrazioni da visitare sono fondamentalmente gli altri hotel che si trovano vicino al nostro. 
Quindi iniziamo il nostro giro intorno al mondo... partiamo da MonteCarlo, dove alloggiamo, poi ci rechiamo nella stupenda New York e porgiamo i nostri saluti alla Statua della Libertà, dopo aver ammirato l'imponente leone della MGM, torniamo in "Europa". Prima al Bellagio, dove assistiamo allo stupendo spettacolo delle fontane danzanti (come se fossimo nella scena finale di Ocean's eleven) e visitiamo il giardino botanico; poi raggiungiamo Roma (Caesar Palace), Parigi (Paris-Las Vegas) e Venezia (The Venetian).
Le fontane danzanti, sullo sfondo il Bellagio e il Ceasar Palace.

Il Paris-Las Vegas con la Tour Eiffel.
Tutto ciò che vediamo è folle e kitch ma non potrebbe essere più bello di così; è il fascino di questa città in cui nulla è proibito e tutto è possibile.
Un'avvertenza: all'esterno la temperatura (anche di sera) è oltre 35°C, negli hotel è circa 18°C, vestitevi prima di entrare in un edificio e comprate dell'acqua per sopravvivere all'esterno.