14 aprile 2019

Danzica: una città da scoprire sulle coste del mar Baltico


È tempo di ponti, di weekend lunghi e perché no è quasi ora di pensare seriamente alle vacanze estive... e allora le Pinguine tornano con il racconto di un viaggio fatto due estati fa che potrebbe ispirarvi verso nuove mete.


sabato 5 agosto


La prima giornata della vacanza è dedicata al viaggio. Il volo da Orio al Serio atterra puntuale alle 18:00 all'aeroporto Lech Walesa di Danzica: abbiamo lasciato l'Italia e i 40 °C che caratterizzavano il clima dei primi giorni di agosto dell'estate 2017. Giunti in Polonia ci accoglie un clima piacevole, fresco e ventilato con la metà dei gradi... evviva si respira!

Kowalski e Fabio scelgono di visitare le coste meridionali del mar Baltico alla scoperta di una città e di una regione (la Pomenaria) forse ancora fuori dagli itinerari turistici più battuti. 


Un caratteristico scorcio di Danzica.

Dall'aeroporto prendiamo il bus 101 che ci porta alla stazione centrale di Danzica, da qui in 5-10 minuti a piedi raggiungiamo la nostra base: un appartamento affittato tramite airbnb. Ormai è sera e un po’ stanchi del viaggio decidiamo di cenare in casa.


domenica 6 agosto


È domenica mattina e mentre la città pian piano si risveglia noi curiosi e carichi di entusiasmo usciamo di casa. In 10 minuti di passeggiata raggiungiamo Zlota Brama (la Porta d'Oro), praticamente l'ingresso al quartiere Glówne Miasto (la città Principale). 

Zlota Brama (la Porta d'Oro) e il primo tratto di Ulica Dluga.

Il centro storico di Gdańsk (Danzica in polacco) ci stupisce subito con un'architettura che ricorda quella tipica dei Paesi Bassi.
Percorriamo Ulica Dluga (Via Lunga) una delle più belle vie della città che collega Zlota Brama al lungo fiume Motlawa, attraversando Dlugi Targ la piazza del Mercato Lungo. La magnifica Ulica Dluga, lunga circa 2 km, è un susseguirsi di palazzi, alti e stretti con frontoni variamente decorati e dipinti. 

La piazza del Mercato Lungo con al centro la fontana di Nettuno e sul perimetro le tipiche case dalle belle facciate.

Il centro storico di Danzica è il risultato di un'immensa opera di ricostruzione avvenuta nel secondo dopoguerra che ha riportato la città all'antico splendore. 



Nei pressi di Zlota Brama e di Dlugi Targ alcuni pannelli con foto del 1945
mostrano la distruzione ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.

Superato Dlugi Targ, attraverso la Porta Verde raggiungiamo il lungo fiume Motlawa, molto bello, ricco di locali e negozietti di souvenir. 


Il lungo fiume Motlawa lascia d'incanto in ogni momento della giornata, ma la sera acquista un fascino particolare.

Ci godiamo con estrema tranquillità questo angolo di Danzica girovagando e scattando foto da tutte (o quasi) le prospettive possibili. Pranziamo proprio qui, sul lungo fiume, fermandoci in un caratteristico chiosco a prendere una zapierkanka, una sorta di panino/bruschetta.
A questo punto attraversiamo la Porta del Pane, rientriamo nuovamente verso Glówne Miasto e per ammirare la città dall'alto saliamo i 450 scalini del campanile della Chiesa Santa Maria. 

Ulica Mariaka vista dall'alto del campanile della Chiesa Santa Maria.

Nelle vicinanze della Chiesa vi sono altre due vie assolutamente da percorrere: Ulica Mariacka e Ulica Piwna. La prima è piena di gioiellerie e bancarelle che vendono l'oro del Baltico (l’ambra). Gli antichi palazzi della via sono caratterizzati dalla presenza dell'anti soglie (pzedproza), una specie di terrazzino posto in cima a quattro-cinque gradini attraverso cui si accede alle case o botteghe.
Un bel particolare di una pzedproza in Ulica Mariacka.

Lungo Ulica Piwna, che tradotto significa via della birra, troverete in ogni momento della giornata persone sedute a sorseggiare una birra dall'aspetto che appare torbido... già... i polacchi di qui amano mischiare alla birra il succo di frutta. Un po’ scettici ci fermiamo anche noi per provare questo cocktail, che dire? Le nostre birre artigianali vincono alla grande il confronto! 

Ulica Piwna, la via della birra.

Poco più a nord della città Principale vi è il quartiere Stare Miasto che sicuramente merita una tappa. È attraversato da un canale lungo cui sorge Wielki Mlyn (il Grande Mulino) costruito ai tempi dei templari.
Nel corso della nostra vacanza attraversiamo più volte questo quartiere perché si trova lungo la strada che percorriamo per raggiungere la stazione ferroviaria. 

La chiesa di Santa Brigida famosa perché frequentata da Lech Walesa.


Il Grande Mulino (Wielki Mlyn) e una casa a graticcio nel quartiere nord Stare Miasto.


7 - 10 agosto


Dedichiamo i giorni centrali della vacanza per visitare i dintorni della città: partiamo con il treno dalla stazione Gdańsk Glówny alla scoperta delle spiagge del Baltico, della penisola di Hel, della città di Torun e del castello di Malbork... ma questo sarà il racconto di un altro post


venerdì 11 e sabato 12 agosto


Dal 1260 a Danzica nel corso della seconda settimana di agosto si tiene la fiera di San Domenico, numerose sono le bancarelle che animano per l'occasione le vie del centro offrendo sia prodotti dell'artigianato locale (primi fra tutti oggetti in ambra) sia prodotti gastronomici. La mattina del venerdì la trascorriamo proprio in fiera, girovagando tra le bancarelle incappiamo in qualche sfilata in costume o in bande musicali che animano la festa.  
Pranziamo in fiera assaggiando i bigos, un piatto tipico polacco composto da crauti e pezzetti di carne cotti a lungo e a fuoco lentissimo. 

La fontana di Nettuno con dietro la torre del palazzo del municipio in piazza Dlugi Targ.

Il pomeriggio ci rechiamo con il treno a Sopot una delle tre città che insieme a Gdańsk e Gdynia formano il conglomerato urbano detto Trójmiasto (Triplice città).
Sopot è una rinomata città balneare super frequentata dai polacchi che a quanto pare la amano molto.  Percorriamo Ulica Bohaterów, una strada con bei palazzi e ville eleganti che collega la stazione al molo. L'ingresso alla passeggiata sul molo è a pagamento, è carina ma nulla di così eccezionale. Il mare appare quasi nero... complice forse la vicinanza con la zona dei grandi cantieri navali. 

La casa storta di Sopot realizzata nel 2004.

Il faro di Sopot.

Rientriamo verso Danzica, giunti in stazione, prendiamo il tram 10 per raggiungere la zona nord dei grandi cantieri navali, tuttavia a causa di lavori/incidente il tram viene deviato e così vista anche l'ora, ormai si è fatta sera, decidiamo di rientrare verso casa. L'intenzione era quella di raggiungere un luogo simbolo per la storia del Novecento: piazza Plac Solidarność; al centro della piazza un monumento a tre croci ricorda gli operai uccisi durante gli scioperi organizzati dal sindacato Salidarność che a partire dagli anni '70 sotto la guida di Lech Walesa determinarono l'inizio della fine del regime comunista prima in Polonia e poi via via in tutti gli altri Stati del blocco sovietico. 

La stazione Gdańsk Glówny.

Tornati a casa ceniamo e ricomponiamo le nostre valigie. La mattina successiva, sabato 12 agosto salutiamo Danzica, una città profondamente segnata dalla storia del secolo scorso ma che ha saputo egregiamente rialzarsi dalle macerie. Una città che sin dal primo impatto saprà stupirvi.
Il volo del ritorno parte e atterra puntuale, giunti a Orio recuperiamo la nostra automobile e rientriamo a casa soddisfatti della vacanza appena trascorsa.

07 aprile 2019

Scalo aereo a Montreal

30 agosto 2018
Che cosa puoi fare se ti trovi a migliaia di chilometri da casa e il tuo aereo riparte dopo 12 ore? Ovviamente ne approfitti per visitare la città in cui ti trovi!
Atterriamo all'aeroporto internazionale di Montreal alle 7 del mattino, nonostante la nottata poco riposante, non ci scoraggiamo e, dopo aver fatto colazione, cerchiamo informazioni sul come raggiungere il centro.
Dopo esserci ricordate che qui si parla prevalentemente francese, troviamo aiuto da un gentilissimo addetto della STM, che ci indica la combinazione di mezzi di trasporto più comoda, ci informa che con il biglietto Occasionelle potremo viaggiare tutto il giorno, ci suggerisce anche un piccolo tour da fare e ci consiglia anche a che ora prendere la via del ritorno in base all'orario di partenza del nostro volo.
Aiuola che commemora il 55° anniversario del simbolo della metropolitana.
Raggiungiamo la fermata del bus 747 che porta in centro città, dove troviamo una lunghissima coda di viaggiatori, il primo bus è in ritardo e si riempie in un attimo, riusciamo fortunosamente a salire sul secondo solo perché non abbiamo bagagli e l'autista ci fa tagliare la fila. Dopo un viaggio che ci sembra eterno, tra autostrade e cantieri, scendiamo alla fermata Lionel-Groulx dove prendiamo la metro arancione fino a Champs-de-Mars.
Appena ci ritroviamo in superficie ci accorgiamo quanto l'atmosfera sia cambiata rispetto a Vancouver, qui si respira un'atmosfera molto simil-europea. Attraversiamo la spianata degli Champs-de-Mars e percorriamo rue Gosford fino al municipio dove ci soffermiamo ad ammirare l'architettura parigina e le aiuole.
Percorriamo rue Notre Dame, passando davanti ai tre palazzi di giustizia, fino a place d'Armes dove si trova la basilica di Notre Dame de Montreal, vista la coda per entrare e il costo del biglietto decidiamo di consultare internet per capire se ne vale la pena e dopo una breve indagine decidiamo di rinunciare per continuare la nostra passeggiata.
La facciata della basilica Notre Dame de Montreal.
Costeggiamo la basilica, percorrendo rue Saint-Sulpice per raggiungere il vecchio porto. Purtroppo il vento gelido non ci fa apprezzare a pieno i giardini, i chioschi e in generale le attrazioni di questa zona, che nelle giornate soleggiate deve essere sicuramente animata e molto frequentata.
Per riscaldarci un po' ci rifugiamo al Marché Bonsecours, il vecchio mercato cittadino che attualmente ospita un centro commerciale, alcune sale conferenze e ristoranti. Curiosiamo tra i negozi di abbigliamento e artigianato indiano e poi usciamo dall'edificio sull'acciottolata rue Saint Paul.
La cupola del Marché Bonsecours vista dal vecchio porto.
Il freddo e il susseguirsi di locali che troviamo ci ha aperto lo stomaco così ci fermiamo in una creperia per rifocillarci con delle zuppe calde.
Terminato il pranzo, ripercorriamo un tratto di rue Saint Paul fino a place Jacques-Cartier dove abbondano bancarelle di artisti e panchine per ammirare il panorama, l'atmosfera è decisamente migliorata per il vento che ha spazzato via le nuvole e ora splende un bel sole caldo.
Il comune di Montreal visto da place Jacques-Cartier.

Abbiamo ancora un po' di tempo da sfruttare prima di dover tornare in aeroporto, quindi decidiamo di riprendere la metro fino alla stazione Bonaventure per esplorare un altro angolo di città.
In questa zona, complici i grattacieli ultra moderni e le chiese seicentesche, sembra di essere a New York. Dalla fermata della metro prendiamo avenue des Canadiens-de-Montreal per ammirare la gare Windsor e la piccola chiesa anglicana Saint-Georges.
Poi attraversiamo place du Canada per entrare nella maestosa cattedrale Marie-Reine du Monde.
La cattedrale Marie-Reine du Monde.
Terminata la visita alla chiesa ci accorgiamo che sul lato opposto della strada c'è la fermata del 747, che decidiamo di prendere per tornare in aeroporto e salutare il Canada.