Le Pinguine in Viaggio, specialmente Rico e Skipper, sono solite fare colpi di testa durante l'anno e scappare in qualche città europea inseguendo mostre o spettacoli.
Da qualche mese a questa parte, Skipper è ringiovanita (una teenager, come si ostinano a sottolineare le altre pinguine) ed è impazzita per i BTS, gruppo musicale sud coreano ormai noto al grande pubblico grazie ai successi internazionali.
Quando ha scoperto che Parigi avrebbe ospitato una data del loro nuovo tour mondiale Love Yourself - Speak Yourself ha provato a fare gli occhi dolci a Soldato, Kowalski e Rico, ma è risultata poco convincente. Quindi si è rivolta ad una alleata altrettanto valida per le follie inerenti l'oriente e ha programmato un nuovo folle weekend parigino con Val.
Presi i biglietti il giorno stesso in cui hanno aperte le vendite tramite Best Events, le due baby ARMY hanno provveduto ad acquistare i biglietti per il TGV in agenzia viaggi e prenotato un Residhome nei pressi di Gare de Lyon attraverso Booking.
Tutto era pronto. Ora dovevano solo aspettare il 7 giugno.
7 giugno
Sveglia alle 5.30 per essere in stazione con un buon anticipo, zainetto stipato di generi di conforto, prenotazioni varie e power bank super carichi. Lo sguardo in stazione osserva felpe, magliette, cerchietti e sale ad incrociare gli occhi di altri gruppetti che viaggiano verso la stessa meta, scambiando sorrisi complici.
Arrivo alla Gare de Lyon. |
Il viaggio in TGV scorre rapido e, giunte alla Gare de Lyon, Val e Skipper si scontrano subito col vento freddo e il clima psicotico di Parigi. Percorrono a piedi i 10 minuti che le separano dal Residhome Jacqueline de Romilly, una struttura nuovissima, molto pulita e confortevole.
Una volta sistemate nella stanza, decidono di occupare parte delle ore che le separano dal concerto con un primo assaggio della città. Per Val è la prima volta a Parigi, quindi oltre all'entusiasmo per il concerto si aggiunge il desiderio di scoperta.
Tornate a Gare de Lyon, acquistano alle macchinette i biglietti della RER per lo stadio (e ritorno) e il biglietto per la metro. Con la linea 1 direzione La Defense arrivano sino al Louvre, dove passeggiano tra le corti, attorno alla piramide di Pei.
Cour Napoléon. |
Uscite dagli spazi del Louvre, sotto i portici di Rue de Rivoli, tra uno scroscio di pioggia e un raggio di sole, si incamminano verso Les Halles.
L'idea era di visitare l'Eglise Saint-Eustache ma i giardini attorno ad essa sono chiusi a causa di una manifestazione. Attraversano perciò gli spazi coperti del mercato, osservando le vetrine del negozio LEGO, per poi cercare un posticino per merenda. La scelta cade su Paris Baguette, dove gustano il primo assaggio di pure beurre con un croissant, un chausson aux pommes e due caffè.
Al riparo del caffè riescono ad evitare un rovescio temporalesco; una volta terminato si dirigono alla fermata della RER e con la linea D giungono alla fermata Saint Denis - Stade de France. Arrivare allo stadio è molto semplice, dato che è sufficiente accodarsi al flusso di persone. In prossimità della struttura si iniziano a sentire le esclamazioni concitate a causa dei video e sale l'emozione. La coda di fronte alla porta Y è parecchio lunga, dato che i controlli sono puntigliosi: non appena preso posto in fila, un nuovo violento e ventoso acquazzone costringe Skipper e Val a bardarsi con le mantelle antipioggia.
Dopo circa un'ora e mezza di attesa ecco che finalmente superano i controlli e prendono possesso dei loro seggiolini sugli spalti. Le due ore e mezza di concerto volano e il deflusso dallo stadio è più rapido del previsto: poco dopo la mezzanotte sono nel loro mini appartamento e cercano di fissare nella memoria l'esperienza vissuta.
8 giugno
La colazione a buffet del Residhome riempie le pance e Skipper e Val sono pronte ad andare alla scoperta della città. Il cielo pare reggere perciò ne approfittano per una passeggiata fino a Place de la Nation, esplorando il quartiere che le ospita. Dalla piazza, in buona parte chiusa a causa di lavori, prendono la linea 2 della metro in direzione Porte-Dauphine, costeggiano con il treno l'area del cimitero di Père Lachaise e scendono alla fermata di Anvers, da cui iniziano la visita verso la basilique du Sacré-Coeur. Tra un negozio di souvenir e l'altro giungono alla funicolare, che sfruttano dato che è compresa nell'abbonamento dei mezzi che hanno acquistato. Il cielo azzurro e l'aria limpida rendono la vista su Parigi davvero speciale ed esaltano il bianco dell'edificio religioso.
Le viuzze di Montmartre portano a passeggiare senza una meta precisa, osservando le bancarelle e il viavai di turisti. Anche se non pare, un punto di arrivo in questo girovagare è ben fisso nella testa di Skipper che, memore del viaggio precedente, vuole portare Val ad assaggiare specialità francesi al Coquelicot, nei pressi della fermata Abbesses.
La passeggiata in città prosegue percorrendo le strade in discesa verso la fermata Pigalle della metro, per scattare qualche fotografia alla facciata del famoso Moulin Rouge. Il viale alberato di Boulevard de Clichy offre la possibilità di procedere, riparate dal sole, verso Place de Clichy, da cui si sarebbe dovuto procedere in maniera rapida verso il secondo punto di visita della giornata.
Tuttavia, a causa delle manifestazioni dei gilets jaunes, il percorso in metro si allunga, finché, con la RER linea C arrivano alla stazione Champ de Metro - Tour Eiffel. Ne approfittano per una breve passeggiata lungo Senna sulla promenade che conduce al Carousel de la Tour Eiffel.
Ovviamente il tempo era stato sin troppo clemente, quindi le due turiste sono costrette a tirare fuori le mantelle antipioggia, per ripararsi da un nuovo temporale particolarmente ventoso. Lasciando alle spalle la torre, risalgono i giardini verso il Trocadero e improvvisamente il cielo si apre nuovamente!
Il vento permette di asciugare e ritirare le mantelle. Tra i visitatori compaiono alcune borse molto familiari: il pop-up store dei BTS si trova infatti poco lontano. Pur non essendo nel programma, decidono di vedere quanto lunga sia la coda e...infine si fermano. La curiosità è troppa. L'attesa è di circa un'ora, ma tra chiacchiere e nuove conoscenze il tempo passa; inoltre, oltre la metà della coda, alcuni addetti distribuiscono gli opuscoli del merchandising in vendita e si può iniziare a decidere cosa acquistare.
Felici, con le borse dello shopping appena effettuato, Val e Skipper ritornano a Trocadero per prendere la linea 6 della metro, direzione Nation. Scendono alla fermata Edgar Quinet e raggiungono l'entrata della Tour Montparnasse per la salita al deck panoramico. La visita all'esterno deve attendere perché nel frattempo ha ricominciato a piovere, pertanto ne approfittano per esplorare l'area coperta, tra pannelli esplicativi, negozio di souvenir e foto dalle ampie vetrate.
Infine, raggiungono il tetto panoramico e ne percorrono il perimetro, fermandosi per utilizzare i "binocoli storici" che permettono di vedere come si sia sviluppata la città di Parigi attraverso i secoli. Soddisfatte, riprendono la metro per raggiungere la loro stanza.
9 giugno
Il cielo grigio rispecchia l'umore. Nessuna delle due ha voglia di terminare questo breve viaggio. Una volta fatta colazione e lasciati i bagagli nel deposito della struttura, si parte per l'ultimo giro di visita. Appositamente, Skipper ha lasciato per ultima la Cité, che raggiungono con la medesima linea usata il primo giorno, scendendo alla fermata Châtelet.
Arrivano all'Île de la Cité attraverso il Pont au Change che conduce di fronte alla Conciergerie e al Palais de Justice, per poi proseguire verso la Cattedrale di Notre-Dame.
L'incendio del 15 aprile ha privato abitanti e turisti di una parte visiva importante per la città, perché volenti o nolenti si cerca la guglia non solo quando si è nelle vicinanze della Cité, ma anche dai punti panoramici.
Lasciate alle spalle le mura di pietra, cercano di visitare la famosa libreria Shakespeare and Company, che però è chiusa di domenica. Scelgono perciò di passeggiare nel quartiere di St. Michel, raggiungendo la chiesa di St. Germain des Prés per assistere ad un pezzo della funzione. L'orologio ticchetta, ricordando che è ora di fare un rapido pranzo prima di recuperare i bagagli e prendere il treno per il viaggio verso casa, durante il quale si iniziano a raccogliere le idee per il blog.
Nota di Skipper.
Non ho volutamente raccontato in questo post le dinamiche del concerto, perché potete trovare tutte le informazioni su Bts ARMY France, ma vorrei condividere alcune impressioni. Il colpo d'occhio all'interno dello stadio è favoloso, ma la sensazione di gioia era già percepibile al di fuori delle gradinate. Io non sono più una ragazzina eppure la ragione per cui mi sono appassionata alla loro musica era palese quel pomeriggio. Attorno a me c'erano un gran numero di ragazze giovani, vero, ma non solo. C'erano gruppetti di ragazzi, coppie più grandi di me, mamme e papà che accompagnavano ma che contemporaneamente ballavano e saltavano, pur non sapendo le canzoni. C'erano spettatori provenienti da mezza Europa, c'erano etnie che si mescolavano e c'era il desiderio di far sentire la propria voce, cantando tutte le canzoni proiettate sui maxi schermi. Non importa se non ascoltate la musica che ascolto io, ma andate a sentire un concerto dal vivo! Portateci gli amici, i figli, scambiatevi opinioni e ampliate i vostri orizzonti. Uno dei messaggi che i BTS stanno cercando di portare nel mondo, pur non essendo i primi a farlo, è proprio quello di amare se stessi e gli altri, un percorso complesso, che non termina forse mai ma che sarebbe bello diventasse l'impegno di tutti.
Tra noi pinguine, dopo quattordici anni di frequentazione, ci si prende spesso in giro, vuoi per le caratteristiche fisiche, vuoi per gli interessi o le abitudini; tuttavia ci siamo sempre l'una per l'altra e gioiamo e festeggiamo i successi di ognuna di noi.
Les Halles. |
L'idea era di visitare l'Eglise Saint-Eustache ma i giardini attorno ad essa sono chiusi a causa di una manifestazione. Attraversano perciò gli spazi coperti del mercato, osservando le vetrine del negozio LEGO, per poi cercare un posticino per merenda. La scelta cade su Paris Baguette, dove gustano il primo assaggio di pure beurre con un croissant, un chausson aux pommes e due caffè.
Spuntino al Paris Baguette. |
Al riparo del caffè riescono ad evitare un rovescio temporalesco; una volta terminato si dirigono alla fermata della RER e con la linea D giungono alla fermata Saint Denis - Stade de France. Arrivare allo stadio è molto semplice, dato che è sufficiente accodarsi al flusso di persone. In prossimità della struttura si iniziano a sentire le esclamazioni concitate a causa dei video e sale l'emozione. La coda di fronte alla porta Y è parecchio lunga, dato che i controlli sono puntigliosi: non appena preso posto in fila, un nuovo violento e ventoso acquazzone costringe Skipper e Val a bardarsi con le mantelle antipioggia.
La coda e le nubi cariche di pioggia. |
Dopo circa un'ora e mezza di attesa ecco che finalmente superano i controlli e prendono possesso dei loro seggiolini sugli spalti. Le due ore e mezza di concerto volano e il deflusso dallo stadio è più rapido del previsto: poco dopo la mezzanotte sono nel loro mini appartamento e cercano di fissare nella memoria l'esperienza vissuta.
Tramonto all'interno dello Stade de France. |
8 giugno
La colazione a buffet del Residhome riempie le pance e Skipper e Val sono pronte ad andare alla scoperta della città. Il cielo pare reggere perciò ne approfittano per una passeggiata fino a Place de la Nation, esplorando il quartiere che le ospita. Dalla piazza, in buona parte chiusa a causa di lavori, prendono la linea 2 della metro in direzione Porte-Dauphine, costeggiano con il treno l'area del cimitero di Père Lachaise e scendono alla fermata di Anvers, da cui iniziano la visita verso la basilique du Sacré-Coeur. Tra un negozio di souvenir e l'altro giungono alla funicolare, che sfruttano dato che è compresa nell'abbonamento dei mezzi che hanno acquistato. Il cielo azzurro e l'aria limpida rendono la vista su Parigi davvero speciale ed esaltano il bianco dell'edificio religioso.
La Basilica del Sacro Cuore. |
Pranzo al Coquelicot. |
La passeggiata in città prosegue percorrendo le strade in discesa verso la fermata Pigalle della metro, per scattare qualche fotografia alla facciata del famoso Moulin Rouge. Il viale alberato di Boulevard de Clichy offre la possibilità di procedere, riparate dal sole, verso Place de Clichy, da cui si sarebbe dovuto procedere in maniera rapida verso il secondo punto di visita della giornata.
Il Moulin Rouge. |
Tuttavia, a causa delle manifestazioni dei gilets jaunes, il percorso in metro si allunga, finché, con la RER linea C arrivano alla stazione Champ de Metro - Tour Eiffel. Ne approfittano per una breve passeggiata lungo Senna sulla promenade che conduce al Carousel de la Tour Eiffel.
Ovviamente il tempo era stato sin troppo clemente, quindi le due turiste sono costrette a tirare fuori le mantelle antipioggia, per ripararsi da un nuovo temporale particolarmente ventoso. Lasciando alle spalle la torre, risalgono i giardini verso il Trocadero e improvvisamente il cielo si apre nuovamente!
La Tour Eiffel dai giardini del Trocadero. |
Uno degli allestimenti del pop-up store. |
Arcobaleno su Parigi. |
9 giugno
Il cielo grigio rispecchia l'umore. Nessuna delle due ha voglia di terminare questo breve viaggio. Una volta fatta colazione e lasciati i bagagli nel deposito della struttura, si parte per l'ultimo giro di visita. Appositamente, Skipper ha lasciato per ultima la Cité, che raggiungono con la medesima linea usata il primo giorno, scendendo alla fermata Châtelet.
Arrivano all'Île de la Cité attraverso il Pont au Change che conduce di fronte alla Conciergerie e al Palais de Justice, per poi proseguire verso la Cattedrale di Notre-Dame.
La Chatédrale Notre-Dame |
Lasciate alle spalle le mura di pietra, cercano di visitare la famosa libreria Shakespeare and Company, che però è chiusa di domenica. Scelgono perciò di passeggiare nel quartiere di St. Michel, raggiungendo la chiesa di St. Germain des Prés per assistere ad un pezzo della funzione. L'orologio ticchetta, ricordando che è ora di fare un rapido pranzo prima di recuperare i bagagli e prendere il treno per il viaggio verso casa, durante il quale si iniziano a raccogliere le idee per il blog.
Appunti di viaggio. |
Nota di Skipper.
Non ho volutamente raccontato in questo post le dinamiche del concerto, perché potete trovare tutte le informazioni su Bts ARMY France, ma vorrei condividere alcune impressioni. Il colpo d'occhio all'interno dello stadio è favoloso, ma la sensazione di gioia era già percepibile al di fuori delle gradinate. Io non sono più una ragazzina eppure la ragione per cui mi sono appassionata alla loro musica era palese quel pomeriggio. Attorno a me c'erano un gran numero di ragazze giovani, vero, ma non solo. C'erano gruppetti di ragazzi, coppie più grandi di me, mamme e papà che accompagnavano ma che contemporaneamente ballavano e saltavano, pur non sapendo le canzoni. C'erano spettatori provenienti da mezza Europa, c'erano etnie che si mescolavano e c'era il desiderio di far sentire la propria voce, cantando tutte le canzoni proiettate sui maxi schermi. Non importa se non ascoltate la musica che ascolto io, ma andate a sentire un concerto dal vivo! Portateci gli amici, i figli, scambiatevi opinioni e ampliate i vostri orizzonti. Uno dei messaggi che i BTS stanno cercando di portare nel mondo, pur non essendo i primi a farlo, è proprio quello di amare se stessi e gli altri, un percorso complesso, che non termina forse mai ma che sarebbe bello diventasse l'impegno di tutti.
Tra noi pinguine, dopo quattordici anni di frequentazione, ci si prende spesso in giro, vuoi per le caratteristiche fisiche, vuoi per gli interessi o le abitudini; tuttavia ci siamo sempre l'una per l'altra e gioiamo e festeggiamo i successi di ognuna di noi.