13 maggio 2018

California on the road: da Los Angeles a San Francisco

Per un'amante del cinema come me la California (e soprattutto Los Angeles) ha sempre rappresentato una meta da sogno, così nell'estate del 2014, complice la volontà di un'amica di fare un viaggio lontano, sono volata sulla costa ovest degli Stati Uniti per un viaggio organizzato nell'assolata Cali.

3 settembre 2014
Di prima mattina prendiamo il bus che da Torino ci porterà a Milano Malpensa, fatto il check-in saliamo sul primo aereo che ci porta dall'Italia a Londra e poi affrontiamo le 12 ore di volo che ci separano da Los Angeles.

Giunte a LAX è sera dai finestrini riusciamo a vedere la superstrada che circonda la città e il suo celebre traffico! Dopo aver fatto i controlli di sicurezza contattiamo il tour operator che ci indica dove prendere la navetta che ci porterà in hotel per trascorrere la prima notte californiana.

4 settembre 2014
Sveglia presto e prima colazione da "campioni"! Recuperiamo i bagagli e incontriamo il nostro gruppo nella hall, poi ci mettiamo in marcia per la nostra prima tappa.
Da Los Angeles ci dirigiamo verso est sull'autostrada 15 per raggiungere Calico.
Calico è una delle tante città minerarie che si trovano in quello che era il vecchio West. Intorno al 1880 la città è passata da avere poco più di 100 abitanti fino a un massimo di 1200, successivamente l'avvento della tecnologia, il crollo del prezzo dell'argento e l'esaurirsi delle miniere ha fatto sì che gli abitanti la abbandonassero facendola divenire (già a inizio '900) una città fantasma. Dagli anni '50 è iniziato il recupero della città che ora è possibile visitare.
La clinica di Calico, tutte le pareti sono ricoperte da fondi di bottiglie di vetro.

Panorama di Calico dall'alto.
Dopo aver gironzolato tra le stradine polverose e aver pranzato con un sandwich e un'insalata risaliamo sul bus per raggiungere la nostra prossima tappa, che ci porterà fuori dal territorio californiano, infatti ci spostiamo in Nevada verso the fabulous Las Vegas!
Già dalla strada che ci porta all'hotel capiamo che questa città è tutto quello che si immagina... una cattedrale del deserto, inno alla stravaganza e alla follia! Prima ancora di essere scesi dal bus vediamo cappelle per matrimoni, edifici con architetture folli e caos gioioso... ed è ancora giorno! 
Il nostro tour prevede per la serata un'escursione facoltativa con la guida a cui rinunciamo optando per un'esplorazione in autonomia (si rivelerà un'ottima decisione), ceniamo presto al self service dell'hotel e poi andiamo alla scoperta della Strip.
Vista sulla Strip.
Le attrazioni da visitare sono fondamentalmente gli altri hotel che si trovano vicino al nostro. 
Quindi iniziamo il nostro giro intorno al mondo... partiamo da MonteCarlo, dove alloggiamo, poi ci rechiamo nella stupenda New York e porgiamo i nostri saluti alla Statua della Libertà, dopo aver ammirato l'imponente leone della MGM, torniamo in "Europa". Prima al Bellagio, dove assistiamo allo stupendo spettacolo delle fontane danzanti (come se fossimo nella scena finale di Ocean's eleven) e visitiamo il giardino botanico; poi raggiungiamo Roma (Caesar Palace), Parigi (Paris-Las Vegas) e Venezia (The Venetian).
Le fontane danzanti, sullo sfondo il Bellagio e il Ceasar Palace.

Il Paris-Las Vegas con la Tour Eiffel.
Tutto ciò che vediamo è folle e kitch ma non potrebbe essere più bello di così; è il fascino di questa città in cui nulla è proibito e tutto è possibile.
Un'avvertenza: all'esterno la temperatura (anche di sera) è oltre 35°C, negli hotel è circa 18°C, vestitevi prima di entrare in un edificio e comprate dell'acqua per sopravvivere all'esterno. 




5 settembre 2014
La sveglia suona prima dell'alba, oggi andiamo ad ammirare una delle meraviglie naturalistiche del mondo e non stiamo nella pelle. Facciamo una rapida colazione nello Starbucks che si trova dentro l'hotel e poi saliamo sul bus che ci porterà al Parco del Grand Canyon.
La prima sosta la facciamo al confine tra Nevada e Arizona, dove si trova l'imponente Hoover Dam, il bacino artificiale creato dalla diga (lago Mead) è il più grande degli Stati Uniti. Per i cinefili questa è la diga salvata da Superman nel 1978 e che attraversano Salma Hayek e Matthew Perry in Mela e Tequila, solo per fare qualche esempio.
La Hoover Dam.
Dato che soffro (molto) di vertigini non mi spingo così tanto sul ponte da vedere la diga, ma per fortuna le mie compagne di viaggio sopperiscono al problema della mancanza di fotografie. 
Ci rimettiamo in marcia sulle strade dell'Arizona e percorriamo un breve tratto di Route 66, la strada madre, il sogno che tutti i viaggiatori amanti dell'on the road hanno (e le pinguine sono tra questi).
Raggiungiamo finalmente l'ingresso del Grand Canyon National Park, dove ci viene consegnato il biglietto giornaliero che consente di visitare due punti panoramici, il villaggio del far west e comprende anche il pranzo. Per gli spostamenti potremo usufruire delle navette che circolano continuamente tra i diversi punti.
Come prima meta scegliamo il villaggio, dove possiamo giocare ad indiani e cow-boy e iniziamo ad entrare nello spirito della natura che ci circonda. Dopo aver tentato inutilmente di trovare l'oro, ci spostiamo verso il primo punto panoramico: Eagle point.
Il nome deriva dalla formazione rocciosa che si può vedere di fronte, sembra infatti un'aquila con le ali spiegate. In questo punto sorge un interessante centro visitatori che illustra la vita quotidiana degli Hualapai, gli indiani che abitavano questa zona, e lo Skywalk, la passerella che consente di sovrastare il canyon.
Il panorama di Eagle point e i miei evidenti problemi con le vertigini.

Esibizione degli indiani Hualapai.
Dopo aver ammirato il panorama decidiamo di spostarci al successivo punto panoramico: Guano Point. Come per il precedente punto questo prende il nome dalla forma che ha assunto la roccia anche se è molto meno poetico! Mentre le mie compagne di viaggio si avventurano verso il bordo del canyon io trovo un posticino per sedermi e ammirare la natura in tutta la sua meravigliosa potenza.
Sfruttiamo la sosta per pranzare al self service che si trova in quest'area, il cibo non è il massimo ma è compreso nel biglietto che abbiamo e non ci possiamo lamentare.
Il Grand Canyon visto da Guano Point.
Un ultimo sguardo al panorama e poi ritorniamo al centro visitatori all'ingresso dove riprendiamo il bus che ci riporta a Las Vegas. Ceniamo ancora una volta in hotel e successivamente ci dedichiamo all'esplorazione di altri due hotel, Excalibur e Luxor; è facile immaginare cosa abbia ispirato la loro costruzione. Prima di tornare in camera a chiudere le valigie non possiamo esimerci dal fare quello per cui la città è famosa, ovvero giocare al casinò! Scegliamo alcune slot machine, giochiamo 10 dollari a testa e... sorprendentemente la fortuna ci sorride, tutte riusciamo a incassare una piccola vincita!

6 settembre 2014
Lunga giornata di trasferimento, partiamo dalla calda e assolata Las Vegas e arriviamo sulle montagne nella fresca Mammoth Lakes. Durante il viaggio attraversiamo deserti e cittadine abbandonate, sfioriamo zone militari super segrete, ammiriamo ingegnose ed enormi centrali solari, percorriamo lunghissime strade dritte fino a quando il paesaggio muta. Il piatto deserto lascia il posto prima a verdi prati e successivamente ai monti della Sierra Nevada.
Prima di cena ci concediamo un bagno nella piscina esterna (riscaldata) dell'hotel completamente circondati da boschi e pace.
Paesaggi agli antipodi; sosta per pranzo nel deserto...
... impianti sciistici a cena.

7 settembre 2014
Dopo il caldo patito negli ultimi giorni, ci svegliamo finalmente con la frizzante aria montana pronte per scoprire la natura che circonda. Attraversiamo ampie valli glaciali, punteggiate da laghi cristallini fino a raggiungere il Yosemite National Park.
Prima di raggiungere il centro visitatori del parco per fare una breve escursione, ci concediamo due tappe per ammirare due tra le vette più celebri di Yosemite: El Capitan e Half Dome.
Poi possiamo finalmente immergerci nella natura e concederci una rilassante passeggiata esplorativa, tra ruscelli, prati, alberi secolari e montagne.
El Capitan, per gli utenti Apple... la montagna che ha ispirato il nome di OsX.

Lago glaciale.
Siamo così rapite dalla bellezza della natura che per pranzo ci concediamo solo un panino veloce per non sprecare momenti preziosi prima della partenza del bus. Ripartiamo nel primo pomeriggio verso la costa e la prossima meta: San Francisco... ma questo sarà il tema di un altro racconto!



Consigli
A dispetto del nome altisonante non è un hotel eccezionale, ma è comodo nel caso in cui ci si trovi in un gruppo numeroso. Offre un servizio di navetta gratuito dall'aeroporto LAX ed è a pochi passi dalla fermata dell'autobus municipale per Santa Monica.
Come ogni hotel della città del peccato offre qualunque tipo di svago o extra: casinò, piscina, negozi, ristoranti, teatro. A differenza di tanti hotel in città non è gigantesco e non è particolarmente kitch (forse per mantenere l'eleganza legata al nome). Il self service dove sono serviti colazione e cena offre qualunque possibile piatto della cucina americana e messicana.
Una graziosa enorme baita montana tutta in legno e arredi in pelle, le camere sono molto spaziose e alcune si sviluppano sue due livelli. In un edificio separato dal corpo centrale ci sono le piscine riscaldate (sia interne sia esterne) per un bagno rilassante. I pasti non sono particolarmente ricchi di scelte ma è tutto buono. Attenzione... a volte nella hall è possibile trovare un orso che si avventura all'interno della struttura!
Tour del Grand Canyon - Las Vegas
Ci sono numerosi tour operator locali che offrono la possibilità di fare escursioni giornaliere al Grand Canyon (e non solo anche alla Death Valley) con diversi mezzi: autobus, elicottero, barca. Ovviamente tutto dipende da quale budget si ha a disposizione. Non avendo organizzato personalmente la gita al Grand Canyon, non so a quale agenzia il mio tour operator si era appoggiato, in più sono passati diversi anni. Ho fatto qualche ricerca sul web e quello che sembra rispecchiare le caratteristiche (anche di prezzo) del tour che ho fatto io è GC Tours.
Parchi nazionali - Grand Canyon e Yosemite
Per accedere o soggiornare nei parchi naturali statunitensi è necessario accedere da varchi prestabiliti e pagare un ticket di ingresso; tutte le informazioni sono disponibili nei siti ufficiali che trovate linkati nel post.

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