17 marzo 2019

Berlino: imparare a viaggiare

Viaggiare non significa solo scoprire nuovi angoli di mondo, significa soprattutto imparare. Nei 14 anni di viaggi insieme, noi pinguine abbiamo imparato tanto.
Abbiamo imparato frammenti di storia sconosciuti, tradizioni, cibi e, soprattutto, bevande di ogni genere; abbiamo imparato a condividere il tempo e le esperienze tra di noi e con le persone incontrate lungo il cammino. Abbiamo imparato qual è il nostro modo ideale di viaggiare: on the road, in luoghi ventosi e super organizzato (l’improvvisazione non è il nostro forte).
Ma non si smette ma di imparare e a fine febbraio abbiamo ricevuto una lezione di viaggio che non dimenticheremo facilmente!
Il sole sorge... ma ancora ignoriamo le nostre future peripezie.
Skipper e Rico hanno organizzato uno dei loro soliti folli week end in giro per l’Europa; prevedeva aereo, noleggio di un auto, visita a una mostra, arrivo in hotel il primo giorno e poi giro in città, restituzione auto, trasferimento con navetta in hotel il secondo giorno, per poi ritornare a casa la mattina presto del terzo giorno.
Tutto programmato al minuto… tutto (o quasi) non rimborsabile.
Ma non sempre il mondo si adatta ai nostri programmi e così, sabato 23 febbraio dopo esserci imbarcate sull’aereo, il personale ci comunica che ci sono alcuni problemi con una delle toilette e che tenteranno di risolverli, ma dopo circa un’ora e mezza ci fanno sapere che non sarà possibile partire con quel velivolo quindi ci fanno sbarcare e ci mettono in attesa per sapere se e quando ne troveranno uno sostitutivo. In quel momento inizia il panico… come gestiamo il nostro week end iperorganizzato? La prima cosa da fare è cercare di contattare la sede della mostra per provare a cambiare i biglietti di ingresso (si rivelerà impossibile), poi dobbiamo annullare la prenotazione della macchina (ci riusciamo all’ultimo minuto), infine dobbiamo capire come raggiungere l’hotel con i mezzi pubblici. Svolgiamo tutte queste mansioni mentre gustiamo un bagel al salmone acquistato grazie al buono pasto offerto da Easyjet e poi cinque ore dopo la prevista partenza ci imbarchiamo su un nuovo velivolo che ci porterà a Berlino.

Il volo trascorre piacevolmente, il comandante guadagna circa 15 minuti in volo e atterriamo a Schönefeld verso le 16.40, il sole sta pian piano tramontando e l’aria è fresca, facciamo una breve passeggiata per raggiungere la stazione della Bahnhof dello scalo aeroportuale e prendere il treno S9 verso il centro. Il viaggio dura circa 45 minuti, scendiamo alla stazione Jannowitzbrüche e ci dirigiamo verso l’hotel che ci ospiterà per questa notte l’Holiday Inn Express Berlin – Alexander Platz, che a dispetto del nome non si trova nella famosa piazza ma a poca distanza da essa. Ritiriamo la chiave della nostra camera e, dopo aver fatto richiesta di rimborso per il ritardo del volo e aver tentato un’ultima disperata telefonata alla sede della mostra, decidiamo di goderci il tempo nella capitale tedesca. 
Uscite dall’hotel precorriamo Stralauer Strasse fino al municipio e ammiriamo la Torre della televisione illuminata, poi ritorniamo sui nostri passi per addentrarci nel quartiere Nikolaiviertel, passeggiamo tra i vicoli ammirando gli edifici e alle 19.30 entriamo in un ristorante (che Rico conosce) per la cena, qui però ci comunicano che la cucina è chiusa! Un po’ sorprese visto l’orario e visto che è sabato sera, proseguiamo e appena voltato l’angolo troviamo una graziosa trattoria che ci accoglie e ci rimpinza a dovere.
Serata berlinese, il municipio e la torre della televisione illuminati.

La mattina seguente il sole splende e dopo una lauta colazione in hotel e aver lasciato i nostri zaini al deposito bagagli ci incamminiamo alla scoperta della città.
Prendiamo Stralauer Strasse fino a Nikolaiviertel e da qui decidiamo di procedere lungo la Sprea fino al parco Lustwiese dove troviamo la statua che raffigura Marx ed Egels, poi proseguiamo nel lungo fiume fino al Friedrichsbrücke dal quale raggiungiamo l’isola dei musei. Gironzoliamo un po’ tra gli edifici che ospitano i musei artistici più importanti di Berlino, fino a raggiungere Bundestraβe che percorriamo fino alla biblioteca dell’Università, da qui decidiamo di fare una deviazione per raggiungere Markgrafenstraβe, dove possiamo ammirare la Konzerthaus e le due chiese tra le quali è ubicata.
L'isola dei musei e il ponte Friedrich visti dal lungo Sprea.
Mentre la città inizia ad animarsi percorriamo la scintillante (specialmente per i negozi che si possono trovare) Friedrichstraβe fino a raggiungere Unter den Linden, all’angolo tra le due celebri strade si trova il negozio di Ampelmann, il famoso omino dei semafori di Berlino Est, nel quale entriamo per curiosare un po’. Dopo aver sbirciato tra gli scaffali, ci mescoliamo ai numerosi turisti che percorrono Unter den Linen per raggiungere il monumento simbolo di Berlino, la porta di Brandeburgo. Dedichiamo qualche minuto a leggere i pannelli informativi, facciamo una foto di rito e poi, dopo aver “attraversato” il muro, ci dirigiamo verso il Bundestag, facendo prima una sosta al memoriale della deportazione e dello sterminio delle popolazioni Rom e Sinti.
Purtroppo non riusciamo a visitare l’interno del palazzo del Bundestag ma riusciamo ad ammirarlo molto bene mentre percorriamo il perimetro del parco di piazza della Repubblica, proseguiamo la nostra passeggiata nel parco Tiergarten fino all’angolo con corso 17 giugno dal quale vediamo da un lato la porta di Brandeburgo e dall’altra la colonna della Vittoria.
Il Bundestag.
Iniziamo ad essere un po’ stanche e desiderose di sederci un po’, purtroppo la zona in cui ci troviamo non ha una grande offerta di locali così proseguiamo la camminata esplorativa. Torniamo verso la porta di Brandeburgo, per poi girare a destra su Eberstraβe, costeggiamo il memoriale alle vittime ebraiche dell’Olocausto, fino a raggiungere Postdamer platz, dove finalmente troviamo un locale in cui concederci una lunga e meritata pausa pranzo (solo dopo aver giocato con la walk of fame tedesca)!
Durante il pranzo, cartina alla mano, decidiamo come proseguire il nostro tour, che per il pomeriggio prevede ancora un paio di tappe.
Una bella fetta di strudel per poter affrontare il pomeriggio.
Riposate e rinfrancate dalla sosta, attraversiamo Postadamer platz e imbocchiamo Stresemannstraβe fino a Niederkirchnerstraβe, che precorriamo seguendo il tracciato del muro, ad un certo punto della via troviamo una porzione del muro presso la quale è stato allestito il museo Topografia del terrore, nel quale sono raccolte immagini e testimonianze delle atrocità commesse dalla Gestapo durante la Seconda Guerra Mondiale. Proseguiamo fino a raggiungere Check point Charlie, che per i nostri gusti ha una connotazione troppo turistica e perde molto della sua validità storica, quindi decidiamo di tornare in hotel per recuperare i bagagli.
La porzione di muro visitabile al museo Topografia del terrore.
Una volta giunte in hotel, dopo aver camminato per un po’ senza particolari riferimenti (se non la torre della televisione in lontananza) ci ricomponiamo e rinfreschiamo, per affrontare l’ultima fatica della nostra gita: la East side gallery. La strada che percorriamo, per la verità molto semplice dal nostro punto di partenza, non attraversa zone molto raccomandabili, ma è giorno e nessuno ci importuna per fortuna. Curiosiamo per un po’ i murales che decorano il muro, ma siamo troppo stanche per continuare a lungo quindi andiamo alla stazione Ostbanhof dove prendiamo il treno S9 che ci riporta all’aeroporto e da lì la navetta gratuita per l’hotel Holiday Inn Schönefeld che ci ospiterà per la notte. 
East side gallery.


Di seguito alcuni consigli utili che possiamo darvi alla luce di questa avventura/disavventura berlinese:
- se il vostro aereo ha un ritardo pari o superiore alle tre ore (per Easyjet sono due ore) la compagnia aerea vi deve un rimborso che è proporzionale al chilometraggio del vostro volo. Ci sono appositi moduli da compilare online e avete due anni di tempo per richiedere il rimborso;
- oltre al rimborso pecuniario, superate le due ore la compagnia vi deve fornire un buono pasto per ogni pasto interessato dal ritardo e una sistemazione in caso si preveda la nottata, in caso contrario potrete richiedere il rimborso di tutte le spese;
- se noleggiate un'auto dovete comunicare il ritardo del volo entro un’ora dall’orario di ritiro, ma in generale prima è meglio è. Questo perché le compagnie di noleggio attendono al massimo un’ora, poi scatta il mancato ritiro e l’automatica perdita della prenotazione;
- se prevedete una visita ad un museo o a una mostra o ad un qualsiasi evento con ingresso ad un orario preciso, non prenotate per il giorno del vostro arrivo (e sicuramente non per poche ore dall’atterraggio), ma fatelo per il giorno seguente in modo da poter gestire meglio gli imprevisti.

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