23 settembre 2019

Francia insolita: La Poitou-Charentes - prima parte

Nel 2008 per le vacanze estive, avevamo in mente di fare un viaggio in auto, on the road, ma cercando di prendercela con calma, magari facendo base sempre in uno stesso punto e organizzando escursioni giornaliere nei dintorni. Dopo aver valutato varie opzioni la scelta è ricaduta sulla Poitou-Charentes, regione della Francia occidentale.

4 agosto 2008
Partenza fissata alle 8:30 del mattino da Moncalieri (TO). Caricata la Multipla che ci accompagnerà in questo viaggio, si parte! Entriamo in tangenziale, seguendo per la A55/E70, e prendiamo l'uscita in direzione E70/T4 Frejus e A32 Bardonecchia. Ci concediamo, come nostra consuetudine, l'ultimo caffè italiano all'autogrill subito prima del traforo e poi varchiamo il confine.
Arrivate in territorio francese proseguiamo lungo la A43/E70, in prossimità di Chambery prendiamo la A43/E70 direzione Lione, poi seguiamo Saint-Étienne con la A72/E70, e infine a Clermont-Ferrand imbocchiamo la A71/E11 direzione Parigi e nel tardo pomeriggio raggiungiamo la nostra prima meta: Bourges.
Dopo esserci rinfrescate e riposate un po' nel nostro hotel, un F1, un po' spartano, ma comodo  all'autostrada ed economico, usciamo alla scoperta della città. Essendo solo una "tappa di avvicinamento" facciamo una semplice passeggiata tra le viuzze del quartiere medievale. Abbiamo comunque il tempo per apprezzarne le mura gallo-romane, la Cattedrale di Saint-Étienne, imponente esempio di architettura gotica, con splendide vetrate istoriate, patrimonio mondiale dell'Unesco, l'esterno del Palais de Jacques-Coeur e dell'hotel de ville.

Cattedrale di Saint-Étienne.
La facciata della cattedrale.
Per cena ci accomodiamo alla Taverne de Maitre Kanter, catena forse più tedesca che francese! Siamo uscite comunque soddisfatte dopo aver consumato una zuppa e piatti di carne con contorno, abbondanti e buoni; ottima anche la birra.
Zuppa a la Taverne de Maitre Kanter.
Spiedini a la Taverne de Maitre Kanter.

5 agosto 2008
Ripartite da Bourges, imbocchiamo la N76 e, prima di raggiungere la nostra destinazione finale, ci concediamo anche la visita a uno dei più famosi e suggestivi castelli della Loira: Chenonceau.
Il castello non è visibile dalla strada, e senza pagare il biglietto non è possibile ammirarlo. Ma non ve ne pentirete! La visita è libera e comprende sia l'interno sia i curatissimi giardini. La particolarità di questo castello è costituita da una galleria con arcate che attraversa le placide acque dello Cher, affluente della Loira.

Il castello riflesso nello Cher.
I giardini.
Consumato un rapido pic-nic nel parcheggio del castello, ripartiamo e nei pressi di Tours prendiamo l'autostrada E05/A10 in direzione Bordeaux, fino all'uscita 33 che ci permette di raggiungere La Rochelle e il Residence Archipel che ci ospiterà per una settimana.





6 agosto 2008
La mattinata la dedichiamo a un giro esplorativo a La Rochelle. Dal nostro alloggio il centro si raggiunge tranquillamente a piedi con una piacevole passeggiata che attraversa il Quartier du Gabut, antico quartiere di pescatori, le cui baracche sono oggi state trasformate in negozi, bar e ristoranti, e il Vieux Port. Il centro è molto ben curato, e molto suggestive sono le sue tre torri in roccia calcarea, le case a graticcio e rue du Palais, la via dello shopping. La cittadina è  molto frequentata da famiglie sia straniere sia francesi in quanto meta balneare con chilometri di spiagge sabbiose.

Casa a graticcio nel centro storico.

Panorama del centro. 

Quartier du Gabut.

Il pomeriggio lo dedichiamo alla scoperta delle immediate vicinanze de La Rochelle. Prima tappa è Surgéres, cittadina medievale che dista una quarantina di chilometri a est de La Rochelle, il cui nucleo originale è ancora circondato dalle antiche mura. Passeggiando nel centro possiamo ammirare la chiesa di Notre Dame e i resti del castello, ormai diventato un parco molto ben curato.

Il parco in cui si trovano Notre Dame e resti del castello medievale.

Successivamente ci dirigiamo verso la costa e facciamo tappa a Rochefort. Le sue file di case regolari, tutte identiche, ricordano che è stata progettata con mentalità militare per essere una base navale. Sinceramente non ci colpisce in modo particolare e dopo aver fatto una rapida passeggiata in Place Colbert e aver ammirato la foce della Charente risaliamo in auto.

Place Colbert a Rochefort.
Ci spostiamo diciotto chilometri a sud-ovest di Rochefort, attraversando una zona umida ricca di saline, molto suggestiva dal punto di vista paesaggistico, e arriviamo a Brouage, altra base militare seicentesca fortificata. Ci perdiamo passeggiando incantate lungo le sue strade ordinate a griglia, su cui si affacciano basse case e chiese, entro una cerchia di mura e bastioni.

Piantina della cittadella.
Una via di Brouage.

È
ormai tardo pomeriggio quando risaliamo in auto, ma il fatto che qui le giornate sono più lunghe ci invoglia a posticipare il nostro rientro a La Rochelle. Decidiamo così di andare ad ammirare il tramonto sull'oceano Atlantico e scegliamo il punto panoramico di La Fumée, situato all'estremità settentrionale della penisola dell'Aiguille a Fouras, a nord dell'estuario della Charente. Le nostre aspettative non vengono affatto deluse: davanti a noi, nella luce del crepuscolo si apre uno splendido panorama sull'oceano, l'
Île-d'Aix e Fort Boyard.

Panorama da La Fumée.


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