10 novembre 2019

Costa Azzurra, ancora una volta!

Ancora una volta sfruttiamo il ponte di Ognissanti 2018 e la casa-base di Rico per goderci uno stacco dalla routine di inizio anno lavorativo e ci dirigiamo tra le nuvole grigie e la pioggerellina autunnale verso Menton e la Costa Azzurra che, questo primo novembre, non è per niente azzurra e risente delle mareggiate che nei giorni precedenti hanno seriamente danneggiato tutta la costa.
Spiaggia di Menton dopo le mareggiate.
La prima giornata di questa nostra mini vacanza si svolge perciò all'insegna del relax: dopo aver fatto spesa al supermercato, apriamo la casetta e prepariamo un pranzo tardo a base di zuppe (pronte) e verdure saltate. Sembriamo particolamente salutiste, ma i nostri sforzi sono vaneggiati dagli sconti che i supermercati francesi offrono su diversi whisky, che diventano perciò parte del nostro pomeriggio di assaggi, fotografie estive, chiacchiere e progetti per i futuri viaggi.

Una volta che il cielo ha scaricato tutta la pioggia che aveva in serbo, ci concediamo una passeggiata in Menton, decidendo di rimanere sull'interno ed evitare il lungomare, non sapendo di preciso in quali condizioni fosse.
Concludiamo il nostro breve giretto verso il porto, osservando i lavori che sono stati fatti sulla spiaggia e speculando sulle prossime aperture di locali vari. 
Il tavolo prenotato al ristorante Leone, alle spalle al monumento commemorativo dedicato alla Regina Vittoria, ci aspetta e noi non amiamo arrivare in ritardo. Usciamo illuminate e satolle grazie alle prelibatezze di pesce che abbiamo ordinato e alla cordialità di tutto lo staff.

Il giorno successivo dedichiamo la mattina allo shopping che ognuna di noi aveva in mente, saltellando di negozio in negozio come bimbe felici. Ma non dimentichiamo che viaggiare significa scoprire nuovi luoghi, perciò dopo un pranzo veloce prendiamo il bus 100 in direzione Nizza e scendiamo poco dopo Beaulieu-sur-Mer con l'intenzione di visitare Villa Ephrussi de Rothschild. Percorriamo un pezzo di statale in direzione Saint-Jean-Cap-Ferrat, comune in cui sorge effettivamente la Villa. Il sito della villa consiglia di prendere il bus 81 per raggiungerne l'ingresso, ma è un percorso fattibile anche a piedi, fornito di marciapiedi e attraversamento pedonale. Raggiungiamo la villa che è quasi il tramonto perciò scegliamo di visitare per prima cosa i magnifici giardini, suddivisi in aree tematiche, da cui si gode una meravigliosa vista su entrambi i lati del promontorio. La grande vasca centrale ci delizia con i suoi giochi d'acqua musicali e, nonostante sia abbastanza affollata, ognuno trova spazio per godere della vegetazione e del panorama. L'aria si fa fresca e ci spostiamo all'interno della villa seguendo il percorso proposto dall'audio-guida compresa nel costo del biglietto e conosciamo la figura di Béatrice Ephrussi de Rothschild, personaggio tanto affascinante quanto curioso.
Lasciamo la Villa al crepuscolo, ammirando affascinate le luci che punteggiano la costa e rientramo a casa seguendo il percorso contratrio all'andata.
La villa Ephrussi de Rothschild vista dai giardini.

L'ingresso della villa.
Il terzo giorno il tempo è incerto, perciò decidiamo di spostarci verso l'interno e, con l'auto, ci dirigiamo verso Vence, scegliendo di evitare l'autostrada ma anche la Basse Corniche che attraversa Montecarlo. Il percorso scelto dal navigatore è agevole e ci permette di ammirare il paesaggio dalla Haute Corniche; nonostante temessimo il traffico attraversando Nizza, scopriamo che la serie di corsi ad alto scorrimento che la attraversano e la tangenziale che imbocchiamo subito dopo sono estremamente utili. In proporzione troviamo più traffico a Cagne-sur-Mer, dove lasciamo la costa per dirigerci nell'entroterra. Vence, la nostra meta, è un grazioso borgo arroccato di cui, salendo, non si vedono le mura. Abbiamo pensato che la guida ci avesse prese in giro ma così non è stato. Il centro storico è un susseguirsi di viuzze, passaggi e piazze curate e colorate di fiori, nonostante questo sia l'ultimo fine settimana della stagione turistica. Curiosiamo infilandoci ovunque ci porti il cuore e, all'interno della chiesa, visitiamo al piano superiore una esposizione di statue lignee di fattura popolare usate per la Via Crucis. Scegliamo per pranzo un grazioso ristorante che sembrava stesse aspettando proprio noi nel dehor. Cerchiamo poi, per smaltire il pranzo e fare ancora una passeggiata prima del ritorno, la cappella progettata e decorata da Henri Matisse, ma ci limitiamo ad osservarne solo l'esterno a causa del grande affollamento. 
La mairie (municipio) di Vence.
 
Riprendiamo l'auto e, sulla via del ritorno, decidiamo di fermarci ad Eze Village per una rapida quanto ventosa visita. Lasciata l'auto nel parcheggio a pagamento ai piedi della salita che porta al borgo antico, ci inerpichiamo tra vie e scale al suo interno. Purtroppo alcuni punti panoramici sono chiusi a causa dell'ora (giardino botanico) o del periodo (chiusura per ferie prima delle vacanze natalizie), perciò ci limitiamo a vagare su e giù lasciandoci portare dal vento e dalle luci che illuminano sapientemente le mura. 
Tramonto dal giardino botanico di Eze-su-mer.
L'ultimo giorno il cielo è nuovamente grigio e ci permette solo una rapida passeggiata, in parte sul lungo mare, in parte nell'interno, in compagnia degli zii di Rico, con i quali ci rifugiamo per un aperitivo in Place du Cap, poichè veniamo sorpresi da un violento temporale. La nostra vacanza termina così come è iniziata, tra nuvole cariche di pioggia che ci accompagnano per tutto il viaggio verso casa. 

Nessun commento:

Posta un commento