10 agosto 2017

Fine del mondo in mondovisione

8 agosto
Siamo nel Regno Unito. È inutile sperare che il meteo ci dica che per tutta la giornata avremo sole, quindi scegliamo l'itinerario senza considerarlo troppo. Scendiamo verso sud lungo la A30, in direzione St. Michael Mount e arriviamo prima che la marea lasci libero il sentiero di pietra che lo collega alla terraferma. Arrivando poco dopo le 9 il parcheggio nel centro di Marazion ha ancora molti posti liberi e per non aspettare al freddo prendiamo una delle barche da pescatore, adattate al trasporto di una decina di passeggeri. Giunte sull'isolotto, saliamo verso il castello, già abbazia benedettina, quasi in solitaria. Sul sentiero alcuni elementi si collegano alla fiaba di Jack e il fagiolo magico.
Il castello, tutt'ora abitato nei mesi estivi da Lord St. Levan, è in buona parte visitabile e nella biglietteria ci sono anche depliant in italiano. Le sale scorrono fino alla terrazza panoramica, che permette un affaccio ai meravigliosi giardini, e alla cappella.

Il panorama di Marazion visto dall'ingresso di St. Michael Mount.

Il sentiero che porta a St. Micheal Mount.
Terminata la visita, percorriamo il sentiero costeggiato da tappeti di alghe verso la macchina e ci spostiamo in direzione Mousehole, aggirando la città di Penzance. Riusciamo a percorrere le strette vie solo in auto, a causa dell'assenza di parcheggi liberi, ma riusciamo a dare una sbirciata al porto.
Dato che è ora di pranzo, ci dirigiamo a Porthcurno, dove prima scendiamo verso la spiaggia per ammirare la baia e poi gustiamo una insalata mista, chi con granchio cornico chi con tonno, al beach cafè sedute nell'assolato dehors.

La spiaggia di Porthcurno.
Decidiamo quindi di raggiungere a piedi il Minack Theatre, che dista poche centinaia di metri, sulla sommità della scogliera. Riusciamo ad arrivare fino all'ingresso e a scorgere il panorama quando veniamo sorprese da un gelido acquazzone, ovviamente tutta la attrezzatura da pioggia è perfettamente conservata nel bagagliaio della macchina. Purtroppo non saremmo comunque riuscite ad entrare a vedere il teatro in quanto chiuso per uno spettacolo: informatevi prima sul calendario della stagione teatrale!
Completamente bagnate e infreddolite torniamo al nostro veicolo, dove cerchiamo di asciugarci e riorganizzarci alla meno peggio, ma non ci lasciamo scoraggiare e decidiamo di proseguire la giornata verso il punto più occidentale dell'Inghilterra: Land's end.
Il sito si presenta - la guida ci aveva avvertito - come un "baraccone" per turisti, ma nonostante la calca ci si riesce a disperdere tra scogliere e brughiera e a godere del suggestivo panorama. Anche il cartello che segna la distanza tra la punta occidentale e alcune parti del mondo è una attrazione turistica, ma con un poco di pazienza, tra un gruppo di turisti e l'altro, è possibile fotografarlo.

Tutte le distanze da Land's end.
Soddisfatte della passeggiata, ci concediamo una fetta di torta e un giro al negozio, dove i prezzi sono decisamente competitivi!
Un ultimo affaccio alla fattoria, poi si torna alla macchina e a casa.


9 agosto
La prima tappa della giornata è Truro, che accoglie i visitatori con le alte guglie della sua cattedrale. Il centro città si visita in un paio di ore, dato che è tutto molto vicino. Subito al di là del centro i parcheggi vicini ai supermercati offrono un ottimo punto di appoggio, ma in ogni caso esiste un servizio di park and ride.
La cattedrale in stile gotico ci accoglie con il suono dell'organo, che diventa accompagnamento per l'intera durata della nostra permanenza. Il coro ligneo è particolarmente meritevole!
I vicoli che conducono alla cattedrale di Truro.
Dopo un giro al mercato e un caffè dentro un vecchio battello a vapore in secca, ci spostiamo a Mawnan Smith, per visitare i Glendurgan Gardens, proprietà del National Trust. Appena parcheggiato nel piazzale antistante, inizia a piovere. I giardini scendono verso il mare e offrono al visitatore numerosi scorci ed esemplari di specie botaniche non solo autoctone. Camminiamo speditamente fino alla baia dove, fradice, troviamo riparo in una stanza con giochi didattici, caffè caldo e tè ad offerta libera e alcuni volontari sorridenti. Riusciamo a visitare la baia e poi risaliamo verso il labirinto di tassi, che solo due di noi affrontano coraggiosamente.

Il labirinto di tassi.

La baia di Durgan.
Torniamo quindi in paese per un pranzo confortante e caldo al Red Lion Pub.
Ora che il cielo si è aperto, guidiamo verso Lizard Point, la punta più meridionale della Gran Bretagna. Nonostante le guide dicano non sia molto turistica, è abbastanza affollata ed è possibile vedere, con l'aiuto dei volontari, le foche grige che vivono vicino alla scogliera!

Il faro di Lizard Point.
Ci troviamo bloccate in un ingorgo in uscita da Lizard Point. C'è da sottolineare che buona parte delle strade in Cornovaglia è stretta, con muretti nascosti da siepi di more e con schivatoie per consentire il passaggio di un'auto alla volta.
Per riprenderci, facciamo ancora una pausa a Kynance Cove, per osservare la brughiera che si tuffa nel mare e le scogliere al tramonto.
Il panorama da Kynance Cove.
Le estremità sud occidentali.

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